Ennesimo incidente mortale a Targia, ora il Comune di Siracusa corre ai ripari - QdS

Ennesimo incidente mortale a Targia, ora il Comune di Siracusa corre ai ripari

Luigi Solarino

Ennesimo incidente mortale a Targia, ora il Comune di Siracusa corre ai ripari

sabato 09 Novembre 2019

Avviati interventi di messa in sicurezza dopo la disgrazia che è costata la vita a un uomo di 35 anni. Rifacimento del manto stradale e dissuasori e indicatori di luminosità le prime mosse

SIRACUSA – Lunedi 4 nel tratto stradale di contrada Targia si è verificato un grave incidente automobilistico in cui ha perso la vita un uomo di 35 anni. Purtroppo non si tratta del primo incidente dall’esito fatale che si verifica in quel tratto di strada. L’arteria riveste un ruolo di somma importanza perché è una via di fuga per gli abitanti di Siracusa in caso di eventuale calamità naturale od industriale ed una via di accesso per l’intervento dei mezzi di soccorso.

In seguito all’ultimo incidente verificatosi a Targia, il primo cittadino, Francesco Italia, nell’esprimere a nome dell’intera Amministrazione Comunale di Siracusa il cordoglio e la vicinanza alla famiglia della vittima, ha dichiarato: “L’Amministrazione ha già realizzato in questi mesi, diversi interventi di messa in sicurezza del tratto stradale di contrada Targia, utilizzando delle risorse dal fondo di riserva (130.000 euro) per il rifacimento del manto stradale e delle somme (50.000 euro) per l’installazione di dissuasori e indicatori luminosi di velocità, e relativa segnaletica verticale e orizzontale. Sono stati, inoltre, ripuliti i margini della carreggiata e, grazie al servizio di telelaser, solo da febbraio a settembre sono stati elevati, in quel tratto, 240 verbali di infrazioni da parte della polizia municipale”.

“Il posizionamento di uno spartitraffico, soluzione già da tempo ipotizzata dall’Amministrazione – ha proseguito il sindaco – non può essere perseguito in quanto, a giudizio tecnico della protezione civile, rappresenterebbe un ostacolo per i mezzi di emergenza e di evacuazione in caso di incidente industriale. Ritengo che le campagne di sensibilizzazione, i controlli serrati, le nuove tecnologie, la prudenza e il buon senso alla guida insieme al rispetto delle regole, possano rendere sicura la circolazione in quel tratto di strada – ove il limite orario è di 50 Km/h – come nella generalità delle nostre arterie cittadine”.

“Ciò non toglie – ha concluso Italia – che chiederemo ai tecnici di proporre e valutare ulteriori soluzioni compatibili per evitare nuove tragedie. In questi momenti difficili, è doveroso evitare strumentalizzazioni dell’accaduto, perché la sicurezza dei cittadini riguarda tutti i siracusani ed è una priorità che accomuna tutti noi”.

Sempre di viabilità a Targia si è parlato nel corso del “Tavolo dell’ascolto e della partecipazione” svoltosi presso l’Urban Center di Siracusa. Negli ultimi due giorni, il settore mobilità e trasporti ha approfondito la questione relativa alla possibilità di ampliamento della strada. Infatti, mentre nel tratto Anas che segue la rotatoria di contrada Spalla la sede stradale va dai dieci ai tredici metri permettendo il passaggio dei mezzi di soccorso previsti dal piano di sicurezza per il rischio industriale (Piano di emergenza esterna del polo petrolchimico pubblicato sul sito della Prefettura), nel tratto di strada precedente, gli otto metri e sessanta della sede non consentono, in caso di realizzazione di spartitraffico, di garantire il passaggio previsto per il mezzo di emergenza. In particolare, ci si riferisce al mezzo speciale il cui ingombro non sarebbe più sostenibile in presenza di uno spartitraffico. Per questa ragione, è stata sovrapposta la sede stradale all’impianto catastale e si sta verificando, ai fini dell’allargamento, la proprietà della fascia che precede le attività commerciali.

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