Finanziaria 2020, 40 milioni di euro a imprese siciliane che producono Dpi - QdS

Finanziaria 2020, 40 milioni di euro a imprese siciliane che producono Dpi

Ivana Zimbone

Finanziaria 2020, 40 milioni di euro a imprese siciliane che producono Dpi

sabato 20 Giugno 2020

Si stima che in Sicilia possano essere finanziate tra le 80 e le 100 operazioni di riconversione. Si attende ancora il decreto attuativo dell’assessore regionale all’Economia, Armao

PALERMO – La finanziaria regionale 2020 ha messo disposizione 40 milioni di euro per le imprese siciliane riconvertite alla produzione di dispositivi di sicurezza individuali.

Manca ancora il decreto attuativo dell’assessorato all’Economia, ma i fondi potrebbero essere presto disponibili ed erogabili in 30 giorni dalla presentazione della domanda all’Istituto Regionale per il Finanziamento alle Industrie in Sicilia (Irfis).

Sono soltanto 50 i milioni messi a disposizione dal decretoCura Italia” per le aziende che hanno deciso di investire nella produzione di mascherine e altri dispositivi di sicurezza anti-Covid. Ma la Regione siciliana – comprendendo quanto fosse insufficiente la cifra destinata all’intero Paese rispetto alle reali esigenze – ha deciso di riservarne 40 alle sole imprese siciliane. “A occuparsi dell’intero iter sarà l’Irfis”, ha chiosato l’assessore alle Attività Produttive, Mimmo Turano.

La norma è anche retroattiva. “Si stima che in Sicilia possano essere finanziate tra le 80 e le 100 operazioni di riconversione. Gli interventi a favore delle imprese, nell’ambito della dotazione istituita presso la sezione speciale del Fondo Sicilia, prevede l’ammissibilità dei programmi di spesa avviati il semestre precedente la data di presentazione della domanda.

Le spese rimborsabili, la percentuale d’intervento, l’importo massimo del finanziamento, così come le operazioni ai fini delle istruttorie da parte di Irfis – senza alcuna valutazione del merito creditizio e senza alcuna garanzia – saranno determinati dal decreto attuativo emanato dall’assessore regionale per l’Economia Gaetano Armao. Trattandosi di investimenti effettuati in corso di realizzazione, i tempi di erogazione saranno correlati al cronoprogramma degli interventi”, ha chiosato il presidente di Irfis, l’avvocato Giacomo Gargano.

“Il Distretto Meccatronica, protagonista della riconversione delle aziende durante l’emergenza sanitaria, si è attivato tanto per proporre, quanto per scrivere l’emendamento in oggetto”, ha detto Antonello Mineo, presidente del Distretto.
“Le nostre aziende – ha proseguito – hanno investito da 300mila a 4 milioni di euro ciascuna, un grande rischio che il governo e l’Irfis hanno compreso. E chiederanno complessivamente un finanziamento di 20 milioni di euro. Nella nostra proposta abbiamo cercato di arginare i limiti burocratici, pensando a pratiche veloci e nessun tipo di bando. Il procedimento prevede una quantità minore di documenti rispetto al solito e una modalità ‘a sportello’, per una durata massima di circa 30 giorni. I primi 20 sono destinati all’elaborazione della pratica, i secondi 10 all’erogazione. Inizialmente le imprese riceveranno il 90% dell’importo approvato, al quale seguirà un collaudo, ovvero un sopralluogo in azienda dopo il quale verrà erogato il restante 10%”.

“Per accedere alla misura – ha precisato ancora Mineo – bisognerà che le aziende presentino le fatture dei costi sostenuti in passato, compresi quelli relativi alle certificazioni, ma anche i preventivi delle diverse forniture attuali e future. Probabilmente i fondi saranno già disponibili a settembre”.

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