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Finanziaria Sicilia, Cappuccio (Cisl): “Lavoro e sviluppo grandi assenti”

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Finanziaria Sicilia, Cappuccio (Cisl): “Lavoro e sviluppo grandi assenti”

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martedì 17 Maggio 2022

Provvedimenti minimi per lavoro e sviluppo in Sicilia nella manovra approvata dall'Ars. Un grosso rischio per l'economia e il benessere della popolazione: il commento di Cisl Sicilia.

“Il lavoro e lo sviluppo sono gli assenti della Finanziaria regionale, che non ha proiezione futura ma si limita a una risicata gestione dell’ordinario”. Sono queste le dichiarazioni di Sebastiano Cappuccio, segretario generale di Cisl Sicilia, in seguito alla manovra approvata negli scorsi giorni dal Parlamento regionale siciliano.

Finanziaria Sicilia, il commento CISL

“Prima di esprimere il nostro parere, abbiamo atteso di conoscere il testo esitato dall’Ars perché per noi è necessario approfondire il merito delle questioni e dei temi cruciali per la Sicilia“, spiega Cappuccio, specificando come la Finanziaria e il Bilancio per Cisl siano “insufficienti rispetto alle reali esigenze della Regione”.

“A parte interventi spot buoni solo a tamponare un’emergenza ma non a risolverla e annunci per lo più destinati a rimanere pie intenzioni, analizzando i due provvedimenti emerge la mancanza di una prospettiva strategica che affronti i nodi cruciali del lavoro e dello sviluppo“. Il segretario della Cisl Sicilia non risparmia le critiche alla classe politica e alle istituzioni regionali per lacune che, nonostante le tante denunce, non sono mai state risolte.

“Il Governo regionale – aggiunge Cappuccio – sul tema della Finanziaria ha incontrato soltanto una volta le parti sociali e più per adempiere a un protocollo formale che per un reale confronto, quasi come se la concertazione con sindacati e imprese sul futuro dell’isola fosse soltanto una questione di facciata e non di sostanza”.

Lavoro e sviluppo, le “grandi assenti” della manovra siciliana

Secondo Cappuccio, il Parlamento siciliano avrebbe affrontato con superficialità i temi di lavoro e sviluppo, non tenendo in conto le reali esigenze dell’isola.

La polemica riguarda anche il coinvolgimento minimo dei sindacati da parte della Regione, convocati solo sporadicamente in tutto il periodo interessato dallo “studio” della Finanziaria e “non ritenuti interlocutori dai parlamentari siciliani”.

Per Cisl Sicilia è preoccupante anche che “in questo clima da rissa pre-elettorale, non si parli dei fondi del Pnrr se non in modo general generico”.

“Abbiamo perso tanti, troppi treni in questi decenni”, continua il segretario di Cisl Sicilia. La speranza – sottolinea – è quella di non vedere ulteriori risorse europee spedite al mittente. In più, per Cappuccio, risulta fondamentale l’apertura di un dialogo “serio e pragmatico” tra la Regione e le forze sociali per il benessere dell’isola e dei suoi abitanti.

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