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Guerra Ucraina, Kiev sotto le bombe, Kherson è caduta, oggi si torna a negoziare

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Guerra Ucraina, Kiev sotto le bombe, Kherson è caduta, oggi si torna a negoziare

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giovedì 03 Marzo 2022

Il Dipartimento di Stato Usa chiede al presidente russo "Putin e al suo governo" di "porre immediatamente fine a questo spargimento di sangue, ritirare le sue truppe dal territorio dell'Ucraina"

Settimo giorno di invasione dell’Ucraina. Si stimano 2mila morti tra i civili, squarciate dalle bombe russe sulle più importanti città. Centinaia di migliaia di sfollati, le scorte di acqua e viveri sempre più scarse: un Paese in ginocchio, ma che non smette di resistere.

Oggi secondo round dei negoziati: si tratta per il cessate il fuoco.

Usa, “Putin fermi subito spargimento di sangue”

Il Dipartimento di Stato Usa chiede al presidente russo Vladimir “Putin e al suo governo” di “porre immediatamente fine a questo spargimento di sangue, ritirare le sue truppe dal territorio dell’Ucraina” e, afferma una dichiarazione del portavoce Ned Price, “rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali dei propri cittadini”.

Cade la prima grande città ucraina

In Ucraina cade la prima grande città: Kherson, nodo strategico che potrebbe consente ai russi di controllare una parte importante della costa meridionale del Paese e di spingersi a ovest verso Odessa è nelle mani di Mosca. Lo annuncia il sindaco, mentre a Kiev continuano a piovere razzi.

Kharkiv colpite almeno tre scuole e cattedrale

Almeno tre scuole e la Cattedrale dell’Assunzione sono state colpite dagli attacchi russi a Kharkiv, seconda città dell’Ucraina. Secondo la Cnn, martedì almeno tre scuole sono stati colpite sulla base di foto e video pubblicati sui social media e verificati dalla rete. Una delle scuole si trova nel quartiere nord di Saltivka e le altre due a poco più di un chilometro di distanza nella zona industriale nella parte sudorientale della città. The Kyiv Independent ha riportato di almeno tre scuole colpite insieme alla Cattedrale dell’Assunzione.

Zelensky ai russi, “Non avrete pace, solo resistenza agguerrita”

“Qui non avrete pace, non avrete da mangiare, non avrete un momento di calma”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un nuovo messaggio diffuso alle prime ore di oggi, otto giorni dopo l’inizio dell’offensiva militare russa mentre si attendono nuovi colloqui tra le parti. Ci sarà solo, ha incalzato, una “resistenza tanto agguerrita che ricorderanno per sempre che non rinunceremo a ciò che è nostro”. Dall’inizio dell’invasione, ha rivendicato, l’Ucraina ha sventato i piani che il “nemico” preparava da anni.

Morti 9.000 russi

Ieri la Difesa ucraina parlava di 5.840 russi morti. Sempre ieri il ministero della Difesa russo ha fornito per la prima volta un bilancio ufficiale delle perdite dall’inizio dell’invasione, confermando un bollettino di 498 soldati russi caduti. Secondo Zelensky è basso il morale delle truppe russe e ogni giorno soldati russi vengono fatti prigionieri. “E dicono solo una cosa – ha affermato – Non sanno perché sono qui”.

Inchiesta della Corte Aia su presunti crimini di guerra

Il pubblico ministero della Corte penale internazionale ha aperto un’indagine sulla situazione in Ucraina per indagare su presunti crimini di guerra commessi dalla Russia. Lo si apprende da un comunicato della Corte.

Usa, “La Russia ha lanciato guerra totale alla verità”

Gli Stati Uniti hanno accusato la Russia di aver lanciato una “guerra totale alla libertà dei media e alla verità” bloccando le testate giornalistiche indipendenti e impedendo ai russi di accedere alle notizie sull’invasione dell’Ucraina. Lo si legge in un comunicato il Dipartimento di Stato americano.

“Il governo russo sta anche limitando le piattaforme Twitter, Facebook e Instagram su cui decine di milioni di cittadini fanno affidamento per accedere a informazioni e opinioni indipendenti”, recita la nota ricordando che i russi usavano i social media anche per connettersi tra loro e con il mondo esterno.
Il Dipartimento di Stato americano ha invitato il presidente russo Vladimir Putin e il governo di Mosca a “porre fine a questo bagno di sangue” immediatamente e a ritirare le truppe dall’Ucraina. 

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