Guerra Russia-Ucraina, riprendono i negoziati, "Sul tavolo il cessate il fuoco" - QdS

Guerra Russia-Ucraina, riprendono i negoziati, “Sul tavolo il cessate il fuoco”

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Guerra Russia-Ucraina, riprendono i negoziati, “Sul tavolo il cessate il fuoco”

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mercoledì 02 Marzo 2022

Nella mattinata di domani riprenderanno i colloqui tra Mosca e Kiev per cercare di mettere fine al conflitto, si discuterà anche la possibilità di un cessate il fuoco

I negoziati tra Mosca e Kiev si terranno domani mattina nella città di Brest, al confine bielorusso con la Polonia. Lo ha reso noto la delegazione russa. Nel secondo round negoziale sulla guerra russo-ucraina che si dovrebbe tenere in Bielorussia si discuterà dell’eventualità di un cessate-il-fuoco e della necessità di un corridoio umanitario. L’ha affermato il consigliere presidenziale russo Vladimir Medinsky, che guida la delegazione di Mosca, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass.

“Abbiamo discusso le nostre posizioni nei precedenti pourparler, la Russia ha proposto una serie di iniziative connesse a un immediato cessate-il-fuoco”, ha detto il capodelegazione russo, mentre l’arrivo della delegazione ucraina è ancora atteso preso la Casa del cacciatore della foresta di Belovezhskaya nella regione di Brest, al confine con la Polonia. Il primo round negoziale ha avuto luogo il 28 febbraio nella regione di Gomel, sempre in Bielorussia. La delegazione di Kiev incaricata di condurre i negoziati con la parte russa per la fine della crisi ucraina si sta dirigendo verso Belovezhskaya Pushcha. Lo rende noto l’ufficio del presidente Zelensky.

La condanna dell’Onu

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato con 141 voti a favore, cinque contrari e 35 astenuti una risoluzione di condanna “nei termini più forti” dell’operazione militare russa in Ucraina. La risoluzione approvata dall’Assemblea generale “chiede anche alla Federazione russa di ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari dal territorio ucraino all’interno dei suoi confini riconosciuti internazionalmente”. Sono stati solo cinque i voti contrari all’Assemblea generale delle Nazioni Unite alla risoluzione di condanna dell’operazione militare russa in Ucraina. Oltre alla Federazione russa, hanno votato contro Corea del Nord, Siria, Bielorussia ed Eritrea. Tra i 35 Paesi che si sono astenuti ci sono tra gli altri l’Algeria, la Bolivia, la Cina, Cuba, l’India, Iran e Iraq, Nicaragua, Sudafrica e poi Tagikistan, Kirgizistan e e Kazakistan.

L’Oms: “Russia riconsideri la sua posizione”

“Chiediamo alle parti e in particolare al governo russo di riconsiderare la propria posizione alla luce della sofferenza generata in Ucraina”. Sono le parole con cui Mike Ryan, esperto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), a capo del programma per le emergenze sanitarie, ha risposto durante il briefing di oggi a una domanda arrivata dall’Ucraina, in cui si faceva notare che nelle varie dichiarazioni dell’Oms non si nominava mai la Russia come aggressore. “Noi lavoriamo notte e giorno al servizio delle persone colpite da conflitti. Il conflitto è generato da così tanti aggressori nel mondo. Non c’è dubbio in questo caso che le operazioni militari, l’invasione, in qualunque modo si voglia definire” quello che sta accadendo, “stiano causando in Ucraina sofferenze indicibili alla popolazione”.

Dagli Usa nuove sanzioni

Gli Stati uniti, “in coordinamento con gli alleati”, hanno deciso di imporre ulteriori sanzioni economiche nei confronti della Russia e della Bielorussia in risposta alla “brutale invasione del presidente (Vladimir) Putin nei confronti dell’Ucraina”. L’ha comunicato oggi la Casa bianca. Nei confronti della Bielorussia, per il suo contributo all’invasione russa, Washington ha deciso di imporre un taglio molto netto all’export di beni tecnologici, anche per impedire che Minsk venga utilizzata da Mosca per importazioni indirette.

Inoltre, il Dipartimento di Stato Usa ha deciso uno sanzioni per le “entità della difesa” russe in modo da “colpire la macchina di guerra di Putin”. In particolare, “verranno designate 22 entità legate alla difesa russa, tra le quali compagnie che costruiscono aerei da combattimento, veicoli da combattimento di fanteria, sistemi di guerra elettronica, missili e aerei senza pilota per le forze armate russe”.

Verranno inoltre ristrette le esportazioni di dispositivi per l’estrazione e raffinazione di petrolio e gas verso la Russia. “Gli Stati uniti e i nostri alleati e partner non hanno un interesse strategico a ridurre le forniture globali di energia”, spiega la Casa bianca. “Ma noi e i nostri alleati e partner condividiamo un forte interesse nel degradare lo status della Russia come grande fornitore globale di energia nel tempo”, spiega il comunicato.

Le nuove sanzioni Usa inoltre puntano a colpire le entità che favoriscono le forze armate russe e bielorusse e i cieli americani verranno vietati agli aerei russi.

Svezia, quattro aerei russi violano lo spazio aereo

Lo Stato maggiore svedese ha annunciato oggi che quattro aerei da combattimento russi hanno brevemente violato il spazio aereo del paese scandinavo a est dell’isola di Gotland, nel mar Baltico. Lo riferisce l’agenzia di stampa France Presse. “S’è trattato di due Sukhoi Su-27 e di due Sukhoi Su-24 che hanno violato lo spazio aereo svedese”, ha annunciato l’esercito di Stoccolma in un comunicato. La Svezia ha tenuto in questi giorni con la Finlandia a esercitazioni militari congiunte. L’invasione russa dell’Ucraina ha recentemente rilanciato il dibattito sull’ipotesi di un’adesione dei due paesi alla Nato.

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