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Guide turistiche abusive, in Sicilia insorgono gli abilitati

Michele Giuliano

Guide turistiche abusive, in Sicilia insorgono gli abilitati

martedì 17 Settembre 2019

Tra Catania, Palermo e Ragusa proteste per contrastare il dilagare del fenomeno. Anche un’interrogazione parlamentare. Barbagallo (Pd): “Oltre al danno ai lavoratori, forniscono, per scarsa competenza, una rappresentazione mediocre del nostro patrimonio"

PALERMO – Non basta mettere a posto la legislazione del settore delle guide turistiche, bisogna anche fermare l’invasione delle guide abusive. “Le guide turistiche chiedono maggiori tutele e controlli che frenino la diffusione dei ‘ciceroni’ abusivi: un fenomeno dilagante che danneggia i professionisti del settore, privati degli incassi anche in presenza di flussi turistici, e lo Stato privato di tasse e contributi”.

Lo dice Anthony Barbagallo, parlamentare regionale del Partito Democratico, che con un’interpellanza richiama l’attenzione del governo regionale sul proliferare di figure non professionalizzate in ambito turistico. “Non possiamo sottovalutare come gli accompagnatori non autorizzati e privi di qualunque abilitazione professionale, individuabili sotto svariate sigle associative, – sottolinea Barbagallo – oltre a creare un danno economico ai lavoratori abilitati, contribuiscano a fornire una rappresentazione mediocre del nostro patrimonio a causa della scarsa competenza e conoscenza”.

Il parlamentare ha chiesto alla commissione Lavoro e Turismo dell’Ars un’audizione per sentire le ragioni della protesta delle guide turistiche siciliane e per trovare strumenti adatti a frenare l’abusivismo. Le guide turistiche avevano messo su una singolare protesta proprio nell’appena trascorso mese di agosto a Palermo, quando è stato offerta una visita a 10 euro per finanziare il restauro di un monumento. Sempre nei mesi estivi una prima iniziativa a Catania, in cui sono stati numerosi i verbali di contravvenzione elevati dalla Polizia Locale contro le guide non abilitate.

Il direttore del gabinetto del sindaco, Giuseppe Ferraro, ha inviato al comandante del Corpo della Polizia Locale una precisa direttiva del Capo dell’Amministrazione per incrementare i controlli e da queste attività di verifica sono emerse parecchie irregolarità, sanzionate dai vigili urbani con verbali di 3.000 euro, come prevede tassativamente la legge, nei confronti di soggetti sorpresi a svolgere l’attività di guida o accompagnatore turistico a gruppi di visitatori, senza le necessarie autorizzazioni abilitanti.

L’argomento era stato discusso anche nella scorsa primavera, a Noto, ad un tavolo tecnico instaurato presso la sede del Comune, a cui hanno partecipato gli assessori dei comuni ed i rappresentanti delle associazioni delle guide turistiche delle province di Ragusa, Siracusa, Catania, Enna, per discutere sulla necessità di “costruire” una rete fra le guide professionali autorizzate che serva anche ad affrontare e risolvere alcune questioni che interessano la categoria.

Nel corso della riunione sono state discusse alcune problematiche a cominciare dell’abusivismo nel settore delle guide turistiche. A chiusura dei lavori, è stato redatto dal presidente dell’Associazione delle guide turistiche di Catania un documento per regolamentare il settore, inviato poi a tutti i Comuni che fanno parte della rete dei Comuni del Sud-Est Sicilia.

Nello stesso documento è stato chiarito come sia da evitare che operino nei territori guide straniere non autorizzate. Altri aspetti della categoria considerati sono stati: la necessità di proporre dei pacchetti turistici all’interno dei quali debba essere prevista una visita guidata, la possibilità di utilizzare dei sistemi di prenotazione automatica per effettuare i servizi guida attraverso delle piattaforme già esistenti come quelle attraverso le quali si prenotano gli hotel e i ristoranti, come la più famosa Booking, e la realizzazione di un corso per guide del Sud-Est Sicilia che potrebbero dotarsi di un logo per potersi così contraddistinguere dalle altre.

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