Caso Lukoil, si va verso nazionalizzazione. Giovedì in CdM - QdS

Vertenza Lukoil, si va verso nazionalizzazione. Norma giovedì in Consiglio dei Ministri

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Vertenza Lukoil, si va verso nazionalizzazione. Norma giovedì in Consiglio dei Ministri

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mercoledì 30 Novembre 2022

Caso Lukoil, il prossimo 5 dicembre scatta l'embargo russo, l'intervento dello Stato sembra essere la soluzione maggiormente percorribile.

Corsa contro il tempo da parte del Governo per salvare la raffineria Lukoil di Priolo Gargallo (Siracusa) dalla possibile chiusura.

Dal 5 dicembre prossimo scatterà l’embargo che non permetterà le importazioni di petrolio dalla Russia e, in assenza di rifornimenti, l’impianto siciliano sarà costretto a fermare la produzione. In ballo vi è la sorte di migliaia di lavoratori dipendenti dell’azienda.

Vertenza Lukoil, le possibili soluzioni

In occasione del recente confronto tra Regione Siciliana e Ministero delle Imprese e del Made in Italy erano emerse la possibilità, per voce del ministro Adolfo Urso, di chiedere all’Europa una proroga dell’embargo o di procedere a un intervento dello Stato.

Meno percorribile, a quanto pare, la terza opzione che conduce al sostegno delle banche. Gli istituti di credito, al momento, non avrebbero ancora dato un parere positivo per la concessione dei prestiti.

Discussione domani in CdM

La seconda soluzione sembra dunque essere quella più probabile, con il Governo intenzionato a presentare un provvedimento in tempi brevi.

La discussione potrebbe già finire sul tavolo del prossimo Consiglio dei Ministri che si terrà domani, giovedì 1° dicembre. Urso, nei giorni scorsi, aveva assicurato che l’esecutivo sarebbe intervenuto “in tempo congruo, in questa settimana”.

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