Nasce l’Osservatorio di monitoraggio del Pnrr sulle infrastrutture di mobilità della Sicilia - QdS

Nasce l’Osservatorio di monitoraggio del Pnrr sulle infrastrutture di mobilità della Sicilia

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Nasce l’Osservatorio di monitoraggio del Pnrr sulle infrastrutture di mobilità della Sicilia

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sabato 18 Dicembre 2021

Cogliere le opportunità offerte dal Pnrr per promuovere le energie positive della Sicilia e coinvolgerle in progetti ambiziosi, che mirino a un riposizionamento strategico della regione come un vero e proprio 'hub' nel sistema logistico dei trasporti e degli scambi euromediterranei: questo il tema dell'incontro odierno su “Pnrr: le opportunità per un nuovo Hub euromediterraneo”.

Cogliere le opportunità offerte dal Pnrr per promuovere le energie positive della Sicilia e coinvolgerle in progetti ambiziosi, che mirino a un riposizionamento strategico della regione come un vero e proprio ‘hub’ nel sistema logistico dei trasporti e degli scambi euromediterranei: questo il tema dell’incontro odierno su “Pnrr: le opportunità per un nuovo Hub euromediterraneo”.

L’occasione del Pnrr

Promosso da “Innovazione per l’Italia – Centro studi sulla Sanità e la Pubblica Amministrazione”, in collaborazione con “Kalos edizioni”, il patrocinio della “Fondazione Sicilia” e di “AiSDeT”, l’incontro si è focalizzato sulla necessità di guardare al Pnrr come occasione per individuare e realizzare interventi e progetti infrastrutturali che esaltino le specificità e i vantaggi competitivi regionali, nell’ottica di promuovere uno scenario di sviluppo competitivo e geostrategico. Durante l’appuntamento sono stati presentati, in anteprima nazionale, i risultati dell’indagine demoscopica relativa alle opinioni dei cittadini siciliani sulle infrastrutture di mobilità nella Regione Siciliana realizzata da Alessandra Ghisleri, direttrice di “Euromedia Research”, per “Innovazione per l’Italia”. Moderato da Antonio Piraneo, direttore de “La Sicilia”, e Massimo Russo, presidente onorario di “Innovazione per l’Italia”, l’evento ha visto la presenza di Giovanni Lo Giudice, presidente di Edizioni Kalos, e Tullio Giuffrè, associato di Strade, Ferrovie, ed Aeroporti, Facoltà d’Ingegneria e Architettura dell’Università “Kore” di Enna, intervistati da Qds.it.

“Artefici del nostro futuro”

Ad aprire i lavori ci ha pensato Raffaele Bonsignore, presidente della “Fondazione Sicilia”: “La pandemia in Sicilia ha dato una stoccata ad un’economia già morente. I politici ripropongono sempre le stesse promesse, ma alla fine restano parole che cadono nel vuoto – ha precisato – Ad ogni campagna elettorale, ad esempio, c’è sempre qualche forza politica che indica la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina come un obiettivo primario da raggiungere, eppure ancora oggi non è stato realizzato. E che dire dello scorrimento veloce Palermo – Agrigento? Realizzato con i fondi della legge Obiettivo del 2001, i lavori sono iniziati nel 2013 e da 8 anni aspettiamo il completamento. Questa strada collega Palermo ad uno dei siti archeologici più belli del Mediterraneo, la Valle dei Templi che è Patrimonio dell’Umanità. Oggi però abbiamo uno strumento in più, il Pnrr potrebbe essere utilizzato per sviluppare le infrastrutture ed adeguarle al resto d’Italia, in cui dal 2012 è presente il Freccia Rossa. Noi dobbiamo accontentarci ancora del Freccia Bianca che percorre un tratto della Sicilia in 4 ore e mezza, quando lo stesso tempo viene speso per percorrere il tratto Roma – Milano? È arrivato il momento per noi cittadini di non essere più spettatori passivi, ma dobbiamo diventare gli attori, i costruttori e gli artefici del nostro futuro”.

Per il 58% dei siciliani stato infrastrutture di mobilità peggiorato

Un’azione d’insieme che si rende necessaria, anche alla luce dei risultati dell’indagine demoscopica presentata in assoluta prima nazionale da Alessandra Ghisleri, secondo cui “il 58,4% dei cittadini siciliani ha dichiarato che lo stato delle infrastrutture di mobilità è peggiorato negli ultimi 5 anni, con oltre la metà dei quali che ritiene che la responsabilità di questo peggioramento sia da attribuirsi al governo regionale. Scarsa la fiducia – rivela l’indagine – riposta sulle capacità delle autorità regionali competenti a essere pronte a capitalizzare il cambiamento e le opportunità offerte dal PNRR: per il 17,0% infatti, i cittadini siciliani non sono pronti, per il 15,6% non lo sono le autorità di riferimento, mentre per il 36,3% prima di procedere a interventi di cambiamento è necessario “sistemare” l’esistente per garantire la normalità.  In questa ottica viene vista anche la “Grande opera” del Ponte sullo Stretto: solo il 24,4 % del campione lo ritiene utile e il 49,2 % lo ritiene utile, a patto che si migliorino i collegamenti stradali e ferroviari. Dall’indagine scaturisce inoltre, un disagio diffuso dei cittadini siciliani, con punte più evidenti nei cittadini delle province di Enna, Caltanissetta, Agrigento e Ragusa, nell’utilizzo della rete di mobilità regionale, cui si accompagna un giudizio negativo sulle scelte operate negli anni precedenti.

“Si chiede, in sostanza – ha concluso Ghisleri – da parte dei cittadini siciliani, con un mero giudizio di “buon senso”, di migliorare e rendere efficiente l’esistente. La rete di mobilità non viene vista come agilmente fruibile e interconnessa, in modo anche da collegare la Regione al resto d’Italia. E lo stesso Ponte sullo Stretto non sembra essere una risposta esauriente a questa domanda”.

Sonia Sabatino 

 

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