Rete ospedaliera di Trapani, le novità previste per il 2023 - QdS

La sanità si “rivoluziona”, dalle strutture ai reparti maternità: le novità previste a Trapani

webms

La sanità si “rivoluziona”, dalle strutture ai reparti maternità: le novità previste a Trapani

Claudia Marchetti  |
mercoledì 21 Dicembre 2022

La sanità trapanese cambia volto: tanti i progetti per il futuro e tanti gli interventi da realizzare per non perdere i fondi del Pnrr. Il resoconto del Commissario Spera.

La rete ospedaliera di Trapani cambia volto. Lo ha affermato l’Asp in una conferenza stampa indetta nella sede centrale trapanese di via Mazzini.

Ecco le novità in arrivo e il resoconto dell’anno che si sta per concludere.

Il 2022 della sanità trapanese, la questione Covid

È il commissario straordinario dell’Asp, Vincenzo Spera, che inizia il resoconto dell’attività dell’anno 2022 parlando di Covid: “Teniamo alto l’allarme per capire le evoluzioni dei pazienti positivi al Coronavirus. Non siamo più in emergenza ma l’aumento di casi viene costantemente monitorato”.

Preoccupazioni, più che sul fronte Covid arrivano su quello influenzale. Come dice il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Francesco Di Gregorio, “Il Covid oggi è meno letale; siamo passati dall’1-2% di mortalità allo 0,045%. Ma in inverno i virus circolano, c’è il ceppo A, i parainfluenzali. La sintomatologia peraltro è molto simile per cui per capire se è Covid o meno bisogna fare un tampone”.

Questi i dati dei vaccini: in provincia di Trapani, su oltre 400mila abitanti, hanno ricevuto la prima dose (l’89% del target di popolazione vaccinata); a completare la seconda dose, è l’86,6% circa del totale considerato; le persone con terza dose rappresentano il 76% e quelle con la quarta dose (per soggetti fragili e over 80) sono l’8,28% del target.

Il direttore dell’U.O.C. SPEMP (Epidemiologia), Gaspare Canzoneri ha dichiarato: “Negli over 80 è stato raggiunto il 27% dei vaccinati e così ci attestiamo come seconda provincia siciliana dopo Palermo. Tra gli over 60 scende al 14%”. Canzoneri inoltre, sfata la distanza dei 15 giorni tra il vaccino anti-Covid e quello antinfluenzale: ormai possono essere fatti in concomitanza.

Ancora aperti i 10 Hub trapanesi per i vaccini anti-Covid, che “possono essere effettuati dai medici di base e in farmacia. Funzionano molto anche le terapie antivirali a domicilio, che abbassano la pericolosità della malattia del 90%”, specifica il responsabile della Task Force Vaccini della Regione Siciliana, Mario Minore.

La nuova rete ospedaliera di Trapani, previste assunzioni

A interessare molto è indubbiamente, però, il Piano strutturale dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Come ha detto il commissario Spera, si sta procedendo ad assumere medici per tutte le attività specialistiche e per dirigenza medica, dopo due anni di pandemia, per ripartire.

“Abbiamo assunto 23 chirurghi che copriranno i posti vacanti in Provincia. Finita la procedura concorsuale degli anestesisti; sono 16 ma dovranno arrivare a 18 posti. È necessario riattivare le chirurgie dei presidi ospedalieri e per abbattere le liste di attesa delle sale operatorie”.

Arriveranno anche nuovi medici di riabilitazione, di neuropsichiatria, geriatria, psichiatria, medicina legale, oncologia, neonatologia, nefrologia e così via. Sono 230 posti a bando con le procedure di assunzione. Da aggiungere ostetricia, ginecologia, psicologia, biologia, ma anche personale di comporto, informatici, infermieri pediatrici, logopedisti, ostetrici (12), tecnici di laboratorio, assistenti sociali, collaboratori amministrativi (50 da assumere),

Al Pronto Soccorso di Alcamo è stato assunto un primario, un direttore di medicina interna arriva a Trapani e si aggiungono posti in neonatologia Trapani, neurologia, traumatologia, radiologia, veterinaria, chirurgia generale, gastroenterologia. In più, a marzo ci sarà un nuovo primario al Sant’Antonio. Un posto di medicina interna da colmare all’ospedale di Alcamo, uno di ginecologia e ostetricia all’Abele Ajello di Mazara.

A Marsala ad esempio, arriveranno direttori di anestesia e rianimazione, medici di cardiologia; ulteriori posti verranno rimpinguati per la Traumatologia del “Paolo Borsellino” e per direttori di Distretto.

Nuovi progetti

Nelle scorse ore era già arrivata la notizia – da parte della Regione – di fondi per la Sanità locale, nonostante i ritardi causati a cavallo tra i due Governi, Musumeci e Schifani.

L’ingegnere Francesco Costa dell’Unità Tecnica, ha spiegato nel dettaglio i nuovi progetti previsti per la rete ospedaliera della provincia di Trapani. Un esempio è la Radioterapia di Trapani, che sorgerà in un’area di proprietà dell’Asp.

“Ciò perché il Sant’Antonio Abate, essendo una struttura degli anni ’60, va ampliato. Sono 21 gli interventi di cui è titolare la Regione siciliana in materia di edilizia sanitaria. Poi il Pnrr ne prevede altri. Sono 13 case di comunità, 3 ospedali di comunità e 4 centrali operative territoriali; un 35 milioni di euro di dotazione e circa 5 milioni 770mila di euro, per un totale di oltre 40 milioni”.

Sarà un edificio di 4 elevazioni, la prima è seminterrata per la radioterapia con due bunker e acceleratori lineari in modo da garantire la continuità delle cure; previsti 18 posti di terapia sub intensiva (grazie al decreto di potenziamento che la Regione siciliana ha emanato). Il secondo piano prevede 4 sale operatorie per interventi chirurgici anche di robotica, elevata specializzazione; altri due piani degenza per l’area chirurgica, congestionerà l’area ospedaliera esistente.

“Speriamo il prossimo anno di riuscire ad avviare l’opera”, afferma Costa. “Siamo fermi perché il progetto comporta un reparto di sub-intensiva. Il Presidente della Regione siciliana ha nominato un soggetto esterno per l’appalto delle opere da attuare, noi abbiamo trasmesso il progetto ma ad oggi non si giunge all’approvazione e non dipende dall’Asp. Schifani oggi ha in parte rimodulato la procedura sostituendo il soggetto attuatore e affidandolo al Dipartimento tecnico delle infrastrutture. Stiamo interloquendo col Genio Civile di Trapani. Abbiamo detto al soggetto attuatore che abbiamo noi la competenza”.

Fondi Pnrr e Regione per modernizzare la rete ospedaliera di Trapani

Sono 17 milioni e 4mila euro i fondi che provengono dal Piano di ammodernamento delle strutture nazionali; la Regione ha individuato ulteriori somme, per giungere a 27 milioni e mezzo.

“Stiamo aggiornando i prezzi e poi c’è da avviare una nuova procedura tecnica in conferenza di servizi. Siamo pronti a riprendere l’iter di approvazione del progetto. Noi andremo avanti con l’iter di progettazione, quando si sbloccheranno i fondi partiremo. Ad oggi ancora 10 milioni non li abbiamo”, incalza Costa.

Ospedali e case di comunità

Per quanto riguarda gli ospedali e le case di comunità, il Distretto Sanitario di Trapani prevede un ospedale di comunità in una nuova struttura, più una casa e una centrale operativa in un’area periferica di contrada Belvedere estesa in 9 ettari, vicino allo svincolo autostradale Trapani-Palermo; una casa comunità ad Erice da realizzare all’interno della Cittadella della Salute, una casa di comunità a Trapani Centro con recupero dell’ex cassa-mutua coltivatori diretti in via Mazzini e una a Custonaci, che non dispone di una struttura sanitaria adeguata al Comprensorio. Quest’ultima sorgerà in un’area individuata dall’Amministrazione comunale.

A Marsala, è previsto un ospedale di comunità per assistenza continuativa non domiciliare e due case di comunità, in cui l’assistito può accedere per accoglienza e orientamento; una sorgerà nell’ex Inam con riorganizzazione interna e una in via Trapani nell’ex presidio di Salute Mentale che verrà demolito e ricostruito. “Le contrade di Marsala nord in questo modo, si appoggeranno lì. All’Inam sorgerà anche una centrale operativa sanitaria, ovvero una struttura che coordina le attività di presa in carico del paziente fino alle fasi di cura. Per questi interventi l’Asp ha avviato la progettazione e sta procedendo alla procedura di gara per i lavori”, specifica Costa.

Nuova rete ospedaliera trapanese, interventi ad Alcamo e Mazara

Per la sanità alcamese sono previsti due interventi: per la realizzazione dell’ospedale, nel 2021 l’Asp ha ricevuto il decreto di finanziamento di 23 milioni di euro più i fondi del Pnrr, ma i prezzi vanno anche qui aggiornati perché oggi le cifre non bastano. Nella stessa sede verranno realizzate anche le case di comunità. I lavori dovrebbero iniziare nel 2024.

Sorgerà sempre ad Alcamo una casa di comunità e una centrale operativa nella stessa area dell’ospedale; una casa anche a Castellammare del Golfo, nel presidio d via F. Crispi. Si prevede, infine, un quarto ospedale di comunità, dopo i 3 da realizzare con finanziamenti Pnrr.

Anche Mazara avrà il suo ospedale di comunità e due casa di comunità, con riorganizzazione e riqualificazione dell’attuale Abele Ajello; più una centrale operativa. A Castelvetrano la casa di comunità nascerà in una porzione dell’ex ospedale e una casa di comunità verrà attivata a Partanna con completamento del presidio di via Papa Giovanni XXIII; una casa di comunità anche a Pantelleria.

Il commissario Asp ha sottolineato: “Verranno attuate le procedure di legalità per garantire che i lavori vengano condotti secondo il Protocollo per evitare che i fondi vadano al malaffare. Entro giugno 2026 tutte le strutture dovranno essere completate altrimenti si perderanno i fondi del Pnrr”, conclude Spera.

La questione dei reparti maternità

Ultimo dato è quello dei reparti maternità. “Secondo i dati, l’Ostetricia del Sant’Antonio Abate oggi riesce a gestire le anomalie in gravidanza o di donne che partoriscono con patologie”, afferma la dottoressa Simona La Placa, direttrice di Neonatologia e Unit che continua: “Abbiamo assistito a un incremento del 30% dei ricoveri in Neonatologia; i neonati prematuri o per malformazioni o altro, riusciamo a tenerli al Sant’Antonio Abate per poi dimetterli. L’1% sono nati sotto al chilo e mezzo; il 7% tutti gli altri”.

“A Trapani svolgiamo una diagnosi prenatale per identificare mamme a rischio e bimbi a rischio per determinate malattie, evitando così l’emigrazione sanitaria”. Queste le parole di Laura Giammanco che dirige l’Unità Operativa Complessa.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017