Palermo, Piano opere pubbliche, una telenovela molto pericolosa - QdS

Palermo, Piano opere pubbliche, una telenovela molto pericolosa

Gaspare Ingargiola

Palermo, Piano opere pubbliche, una telenovela molto pericolosa

martedì 16 Novembre 2021

Il tira e molla sull’approvazione del triennale 2020/2022 rischia di compromettere anche il documento 2021/2023 e con esso milioni di investimenti fondamentali per la città

PALERMO – Per protestare contro la mancata approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche 2020/2022 i partiti che sostengono il sindaco Leoluca Orlando e il M5S si sono detti “pronti” a occupare Sala delle Lapidi, sede istituzionale del Consiglio comunale, anche questa settimana.

Una protesta esplosa dopo l’ennesimo rinvio della discussione in Aula per mancanza del numero legale e sfociata, dapprima, in un presidio di due giorni a Sala delle Lapidi e poi, sabato mattina, in un’assemblea pubblica in piazza Pretoria, davanti a Palazzo delle Aquile. Pd, Sinistra Comune, Avanti Insieme e Cinque Stelle si sono uniti contro le proposte dell’opposizione sul programma dei lavori in Aula.

Neanche il voto favorevole alla pregiudiziale di Fratelli d’Italia, che aveva richiesto la presenza del sindaco, ha sbloccato l’impasse: a quel punto “eravamo certi di andare incontro immediatamente al primo punto delle richieste di audizione da loro avanzate – hanno scritto in una nota congiunta i partiti favorevoli al Piano triennale – ma incredibilmente il centrodestra ha abbandonato l’Aula, facendo per l’ennesima volta saltare il numero legale”.

“È evidente – hanno aggiunto i sostenitori del documento – la volontà di procedere con azioni di ostruzionismo senza volersi assumere la responsabilità del ritardo nella votazione di un atto che il Consiglio discute in pratica dal mese di marzo. Un atto che tutti gli uffici, le associazioni di categoria, le parti sociali e tantissimi cittadini fuori dal Palazzo reputano urgentissimo, mentre evidentemente la destra del Consiglio Comunale preferisce speculare politicamente e uscire dall’Aula quando la discussione si fa concreta”.

Non si è fatta attendere la replica del centrodestra, che ha definito “assolutamente puerile se non irresponsabile – hanno dichiarato Igor Gelarda, Francesco Scarpinato, Giulio Tantillo, Claudio Volante ed Elio Ficarra, capigruppo di Lega, Fdi, Forza Italia, Diventerà Bellissima e Udc, insieme ai consiglieri Marianna Caronia, Alessandro Anello, Roberta Cancilla e Sabrina Figuccia per la Lega, Mimmo Russo e Fabrizio Ferrara per Fdi, Andrea Mineo per Fi, Giusy Russa per Db – l’atteggiamento di quei consiglieri che hanno occupato l’Aula per protesta solo perché non si è prelevata la delibera. La proposta avanzata dall’opposizione era quella di un cronoprogramma, così come stabilito dalla conferenza dei capigruppo, per approfondire la settimana prossima (questa settimana, nda) tutte le sfaccettature del Piano triennale 2020/2022. Un programma che prevede l’audizione del sindaco e poi di tutti i vari responsabili dei procedimenti delle opere indicate nel Piano per arrivare poi al voto dell’atto in aula entro venerdì”.

Un atto di responsabilità da parte nostra – hanno sottolineato – per approfondire in maniera particolarmente attenta tutta la questione. Cosa che evidentemente non è stata apprezzata da parte dei consiglieri che hanno preferito mettere in scena questa occupazione. Una reazione puerile, un melodramma di seconda categoria, di chi vuole approvare un documento senza averlo approfondito in maniera sufficiente”.

Sta di fatto che la protesta si è spostata dalla sede istituzionale alla piazza con l’assemblea di sabato mattina: “Tante cittadine e cittadini – hanno detto i consiglieri di M5S, Pd, Avanti Insieme e Sc – ci hanno raggiunto a piazza Pretoria per partecipare alla nostra denuncia pubblica dell’immobilismo cui una parte maggioritaria del Consiglio comunale sta relegando la città, impedendo la votazione del Piano triennale. Centinaia di milioni di euro, opere strategiche per la città bloccate da un centrodestra che si mette d’accordo solo sul ‘non fare’ e che non vuole nemmeno assumersi le responsabilità, in parte già prodotte, della mancata approvazione dell’atto. Si tratta di trasporto pubblico, scuole, illuminazione, interventi di manutenzione non rinviabili. Giovedì abbiamo occupato l’Aula consiliare per denunciare questa inerzia dopo l’incredibile caduta del numero legale seguita alla disponibilità del sindaco a confrontarsi con il Consiglio”.

“Chiediamo con forza che il Consiglio – hanno affermato – sia convocato con urgenza per una discussione che porti alla votazione immediata dell’atto. Siamo pronti a riprendere l’occupazione del Palazzo e organizzare ulteriori momenti di protesta, chiamando a raccolta i cittadini e le forze organizzate che ci sostengono con sempre maggiore forza in questa denuncia”.

E che la protesta si sia ormai allargata coinvolgendo anche associazioni e parti sociali è testimoniato dalla partecipazione dei sindacati al sit-in in piazza Pretoria: “Siamo molto preoccupati – hanno affermato i segretari generali di Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo, Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese e Feneal Uil Tirrenica Messina Palermo Pasquale De Vardo – poiché dal dibattito sono emerse solo logiche ostruzionistiche e personalismi figli di una campagna elettorale già avviata. Sono queste le motivazioni che hanno spinto buona parte dei consiglieri a ostacolare il cammino del Piano triennale 2020/2022, presentato in Aula nell’aprile scorso, rendendolo vano ai fini di un avvio repentino degli appalti. Ma l’approvazione del Piano è funzionale al via libera al Piano triennale 2021/2023, nel quale ci sono progetti già pronti per essere appaltati, in progettazione esecutiva. Progetti con copertura economica derivante da finanziamenti europei”.

“Il rischio di far saltare centinaia di milioni di euro – hanno concluso – è davvero dietro l’angolo. Il Piano triennale 2020/2022 va approvato per consentire entro il 31 dicembre l’approvazione del Piano triennale 2021/2023”.

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