Scuole a Taormina, ancora tanti nodi da sciogliere - QdS

Scuole a Taormina, ancora tanti nodi da sciogliere

Massimo Mobilia

Scuole a Taormina, ancora tanti nodi da sciogliere

mercoledì 17 Febbraio 2021

Sono numerosi gli intoppi che hanno rallentato, e in alcuni casi anche bloccato, quel processo di rinnovamento infrastrutturale di cui l’edilizia scolastica del comprensorio ha disperato bisogno

TAORMINA (ME) – La notizia di un alunno undicenne positivo al Coronavirus, con la conseguente chiusura e messa in quarantena della classe di appartenenza, potrebbe anche passare in secondo piano rispetto ai problemi che continuano a interessare le scuole taorminesi. Piove sul bagnato, sarebbe il caso di dire, perché negli stessi giorni si sono nuovamente materializzati gli spettri che, per anni, hanno bloccato il rinnovamento dell’edilizia scolastica e che con l’inizio dell’ultimo anno scolastico sembravano avviarsi a una soluzione.

Restando nella popolosa frazione di Trappitello, infatti, dobbiamo registrare un nuovo momento di stallo burocratico per quanto riguarda l’iter dei lavori di riqualificazione nel plesso di contrada Santa Filomena. I locali che ospitavano asilo e scuole elementari, lo ricordiamo, erano stati chiusi lo scorso anno perché le infiltrazioni di acqua avevano causato il crollo del tetto, mettendo a repentaglio la sicurezza di alunni e docenti. Motivo che aveva richiesto lo spostamento delle classi elementari nell’edificio che ospita la scuola media in via Francavilla.

Stessa situazione ad apertura dell’anno scolastico in corso che, nonostante il tira e molla della didattica a distanza, il rigido protocollo del Governo ha imposto le regole del distanziamento sociale, dei banchi singoli e, nel caso specifico, la necessità per il Comune di reperire ulteriori locali per distribuire i bambini e garantire le norme di sicurezza. Ecco perché la riqualificazione di Santa Filomena era passata in primo piano, dando priorità ai lavori di messa in sicurezza dell’intonaco crollato, per cercare quantomeno di riportare le classi spostate nella loro sede originaria. Il problema è che da una iniziale spesa stimata di 120 mila euro – che il Comune avrebbe potuto sostenere da solo – il Genio civile ha richiesto delle modifiche che potrebbero costare fino a 380 mila euro. Soldi che Palazzo dei Giurati sarà costretto a reperire tra i fondi europei attraverso la Regione siciliana, allungando i tempi e destinando elementari e medie a una perdurante convivenza forzata.

Stessa convivenza forzata di classi che, dal 2004, vede protagonista il plesso scolastico Ugo Foscolo del centro storico, come sede unica dell’Istituto Comprensivo 1. Era stata una pericolosa inagibilità strutturale a far chiudere la storica scuola elementare Vittorino Da Feltre, tenendo aperta solo l’ala destinata alla scuola dell’infanzia, e costringendo appunto alunni e docenti a spostarsi nell’edificio della scuola media. Lo scorso giugno, infine, si era sbloccato il cantiere per la ristrutturazione, la manutenzione e l’adeguamento alle norme in materia di agibilità e sicurezza dell’edificio chiuso da sedici anni. Merito dell’Amministrazione comunale del sindaco, Mario Bolognari, nell’aver sbloccato un finanziamento da quasi 1,8 milioni di euro, a valere sul Po Fesr 2014/2020, attraverso il dipartimento regionale per l’Istruzione.

Peccato che, sempre in concomitanza con i problemi rilevati a Trappitello, è arrivata come un fulmine a ciel sereno anche la notizia di stop al cantiere di via Dietro Cappuccini, con la ditta Lsv di Maletto che ha dovuto fermare le ruspe per “fatti imprevedibili accertati nel corso delle opere”. Significa che nel corso degli scavi sarebbe emersa la necessità di mettere in sicurezza un’area più grande rispetto a quella inizialmente prevista, per poter dare seguito ai lavori.

Dunque maggiori risorse, che dovranno essere accompagnate da una variante di assestamento al progetto, che anche in questo caso il Comune non può riuscire a finanziare per mancanza di liquidità, avendo già accantonato 322 mila euro di cofinanziamento. Tutte le speranze sono rivolte adesso alla Regione siciliana, cui l’Amministrazione ha fatto richiesta formale, insieme alla speranza di intercettare le altre somme per sistemare la scuola di Trappitello, in attesa dei nuovi progetti di nuova edilizia scolastica per l’intero territorio comunale.

Twitter: @MassimoMobilia

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