Spari contro abitazione dopo litigio, in manette zio e nipote - QdS

Dalla lite alla sparatoria, proiettili contro casa: in manette zio e nipote

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Dalla lite alla sparatoria, proiettili contro casa: in manette zio e nipote

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sabato 30 Luglio 2022

Sul posto i poliziotti hanno recuperato alcuni frammenti di proiettili, riscontrando segni compatibili con degli spari contro la finestra dell’abitazione in questione

Nel pomeriggio di ieri, agenti della Polizia di Stato hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare con la quale il G.I.P. del Tribunale di Siracusa, su richiesta della locale Procura della Repubblica che coordina le indagini, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di un 22enne e di un 44enne siracusani, zio e nipote, accusati di porto in luogo pubblico di arma da sparo e minacce aggravate, perpetrate nei confronti di un uomo.

L’indagine ha ad oggetto i fatti consumatisi nella mattina dello scorso 24 luglio quando, agenti delle Volanti e della Squadra Mobile sono intervenuti, nel quartiere della “Mazzarona”, a seguito della segnalazione di esplosione di colpi d’arma da fuoco ai danni di un appartamento.

I colpi di pistola contro l’appartamento

Sul posto i poliziotti hanno recuperato alcuni frammenti di proiettili, riscontrando segni compatibili con degli spari contro la finestra dell’abitazione in questione.

In specie, le attività investigative, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di acquisire gravi indizi a carico dei due soggetti, zio e nipote, entrambi già conosciuti alle forze dell’ordine, abitanti nel medesimo quartiere, che avevano esploso colpi di pistola all’indirizzo dello stabile menzionato a seguito di un litigio con l’uomo che abita proprio nell’appartamento la cui finestra era stata attinta dai proiettili.

Pertanto, dopo che tutte le risultanze probatorie sono state compendiate e depositate all’autorità giudiziaria competente, il pubblico ministero ha richiesto ed ottenuto il provvedimento cautelare nei confronti dei due uomini, eseguito poi dagli investigatori della Squadra Mobile.

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