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Disastro di Stromboli, chiesto aiuto a Draghi: “Attivare stato di emergenza”

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Disastro di Stromboli, chiesto aiuto a Draghi: “Attivare stato di emergenza”

Giuseppe Bonaccorsi  |
domenica 14 Agosto 2022

La sollecitazione è necessaria per superare le problematiche causate e provvedere al ripristino e la messa in sicurezza del territorio

Federalberghi Isole minori nazionale e Federalberghi Isole Eolie, a seguito dell’evento alluvionale che ha colpito l’isola di Stromboli nella notte del 12 agosto, hanno trasmesso richiesta formale al presidente del Consiglio dei Ministri Mario di Draghi, confidando nel suo autorevole intervento, affinché sia dichiarato: “lo stato di emergenza per l’isola di Stromboli, per superare – si legge in una nota -  le problematiche causate dall’alluvione e il ripristino e la messa in sicurezza del territorio isolano, anche in considerazione della condizione di rischio idrogeologico determinatasi a seguito dell’incendio del maggio scorso, che ha completamente distrutto la copertura vegetale dei pendii sovrastanti il centro abitato”.

“Necessario rifondere gli isolani”

Nella richiesta – trasmessa in copia al presidente della Regione, Musumeci, al Capo della Protezione Civile, Curci, al Sindaco di Lipari, Riccardo Gullo – si evidenzia come già il 26 maggio, all’indomani dell’incendio, fosse stata avanzata istanza, in particolare al Dipartimento nazionale e regionale di Protezione Civile e alla Regione, per “porre in essere ogni forma di risarcimento compatibile e necessario e rifondere gli strombolani (abitanti e operatori turistici) dei danni materiali ed immateriali subiti” e per attivare “ogni strumento di gestione del territorio teso al recupero, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente degradato a causa dell’incendio anche con l’intento di evitare che un simile episodio abbia a ripetersi”.    Effettuati tutti i sopralluoghi del caso, era seguita la richiesta dello stato di calamità del Comune di Lipari.

I danni ammonterebbero a 10 milioni

“A quasi tre mesi di distanza – fa notare Federalberghi – da una prima stima, così come comunicata dal sindaco di Lipari, i danni causati dagli agenti atmosferici, che hanno trovato la strada spianata  grazie al devastante incendio di maggio, ammonterebbero a circa dieci milioni“. 

“Giova, infine, ricordare – evidenzia Christian Del Bono – come Federalberghi Isole Eolie, i primi di giugno sempre a seguito dell’incendio – appiccato durante le riprese della fiction “Protezione civile – Sezione emergenze” – avesse presentato esposto in Procura e istanza di mediazione in sede civile, evidenziando espressamente c he “Vi sono, inoltre, tutta una serie di rischi di carattere idrogeologico che non mancheranno di manifestarsi alle prime piogge e, soprattutto, laddove dovessero esserci “bombe d’acqua”.

“All’istanza di mediazione né la RAI – dichiaratasi estranea alla fase realizzativa dell’opera audiovisiva in questione – né la 11 Marzo Film S.r.l., indicata dalla stessa RAI come responsabile della produzione esecutiva, avevano ritenuto di aderire alla mediazione”.

Ancora aperto un fascicolo di indagine

Sull’intera vicenda c’è aperto un fascicolo di indagine della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto che ancora oggi non ha portato ad alcun risultato. L’incendio verosimilmente venne appiccato per effettuare alcune riprese, ma da pilotato e controllato divenne immediatamente incontrollabile a causa del forte vento di Scirocco.

Qualche giorno dopo il rogo, che distrusse tutto il costone naturalistico “da muntagna” l’ex sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, presentò un esposto in Procura evidenziando che la troupe proprio il giorno dell’incendio non aveva alcuna autorizzazione neanche per accedere a quota 400 da dove partirono le fiamme.

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