Taormina, servizio rifiuti alla Tekra per sette anni - QdS

Taormina, servizio rifiuti alla Tekra per sette anni

Massimo Mobilia

Taormina, servizio rifiuti alla Tekra per sette anni

mercoledì 23 Settembre 2020

Si chiudono in questo modo anni di tribolazioni: dal 2014 che si attendeva una soluzione definitiva. Il Comune spera di assicurare ai cittadini una continuità sia nel servizio che nei risultati

TAORMINA (ME) – Il Comune ha finalmente potuto ufficializzare il gestore del servizio rifiuti per i prossimi sette anni. Dopo che l’Urega aveva validato, nei giorni scorsi, l’esito della gara d’appalto a favore della ditta Tekra di Angri, è arrivata infine la determina dell’Area Urbanistica e Lavori pubblici (n. 278 del 16 settembre) con cui Palazzo dei Giurati ha confermato l’assegnazione, che sarà definitiva fino al 2027.

Si chiudono così anni di grandi tribolazioni nella gestione del servizio rifiuti a Taormina, che si era caratterizzato per continui cambi al vertice e rinvii da quando, nel 2014, era scaduto il pluriennale contratto con Messinambiente. L’avvento dell’Aro e l’arrivo della Tekra nella Perla sembravano aver stabilizzato finalmente le cose, se non fosse che il Tar di Catania aveva accolto il ricorso della ditta Onofaro, che era arrivata seconda in graduatoria dopo aver gestito il servizio rifiuti a Taormina nei quattro mesi antecedenti l’espletamento della gara. I giudici avevano chiesto al Comune ulteriori accertamenti sulla ditta vincitrice, per escludere comportamenti illeciti che avrebbero potuto far decadere l’assegnazione. Per questo motivo la gestione del servizio era tornata a essere provvisoria, con due assegnazioni trimestrali che il sindaco, Mario Bolognari, aveva dovuto sottoscrivere prima a marzo e poi a giugno, in via contigibile e urgente per dare continuità alla raccolta dei rifiuti, ma a scadenza, in attesa che venisse accertato quanto richiesto dal Tribunale amministrativo.

In questi mesi il Comune ha potuto così accertarsi, prima di tutto della documentazione antimafia a carico della ditta che ha sede ad Angri, nel salernitano, e che opera anche in altre città siciliane. Poi sono state acquisite pure le documentazioni relative ai rapporti contrattuali della Tekra con i Comuni di Gela, Riesi, Piazza Armerina, Acerra, Acireale e Marano di Napoli e con la società Alia Servizi Ambientali. Dalle carte “non sono emersi episodi – dicono dal Comune – che consentano di dimostrare che la ditta si sia resa colpevole di illeciti professionali tali da rendere dubbia la sua integrità o affidabilità”.

Tutto confermato dunque, con l’approvazione del verbale di gara che la Tekra aveva vinto presentando un’offerta al ribasso da 19 milioni di euro, su una base di partenza di 21,3 milioni. Gli uffici finanziari del Comune hanno potuto confermare anche la copertura finanziaria a bilancio, che sarà di 3,7 milioni per le annualità restanti fino al 2021, e con 17,2 milioni di euro per il periodo dal 2022 al 2027. Importi iva esclusa. Il costo totale Rsu per Taormina è calcolato su circa 3,5 milioni di euro l’anno.

L’Amministrazione comunale incassa così un risultato sul quale si era battuta, difendendo sin dall’inizio la posizione della Tekra, soprattutto per evitare l’ennesimo cambio al vertice del servizio, garantendo invece una continuità ritrovata che, tra le altre cose, aveva portato diversi benefici alla città del Centauro. Soprattutto in termini di raccolta differenziata.

Iniziato nella primavera del 2019, il sistema di raccolta porta a porta ha consentito, infatti, al Comune di Taormina di raggiungere lo scorso anno la media record del 61,6%, posizionandosi al 157esimo posto su 390 Comuni siciliani e a pochi punti dalla 127esima posizione, che è stato il limite minimo dei Comuni virtuosi con differenziata sopra il 65%. Risultato che è valso comunque un certificato di eccellenza consegnato dalla Regione siciliana ai Comuni che hanno superato il 50%, rendendolo esente anche dalle salatissime multe ricevute negli anni precedenti. Anche nell’anno in corso la percentuale di Taormina si sta mantenendo sopra il 60% e punta a chiudere l’anno superando il 65%. Traguardi che permettono al Comune di tenere basse le aliquote sulla Tari.

Twitter: @MassimoMobilia

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