Trapani Servizi, la nuova holding di gestione dei rifiuti - QdS

Trapani Servizi, la nuova holding di gestione dei rifiuti

Vito Manca

Trapani Servizi, la nuova holding di gestione dei rifiuti

sabato 14 Dicembre 2019

Il Sindaco Tranchida: “Saremo un punto di riferimento per la Sicilia Occidentale”. Via libera alle modifiche statutarie, la partecipata comunale si occuperà anche di altri servizi

TRAPANI – Non solo rifiuti. Ed una strategia ad ampio raggio. La “Trapani Servizi” – partecipata al 100% del Comune di Trapani – si candida, come ha sottolineato il sindaco Giacomo Tranchida, ad essere “punto di riferimento per la valorizzazione della raccolta differenziata”.

Il consiglio comunale ha dato il suo via libera alle modifiche statutarie che consentiranno alla società di avere due nuovi soci, le Srr “Trapani Nord” e “Trapani Sud”.

La Regione siciliana ha invece dato il suo benestare a trasferirle la gestione del polo tecnologico di Castelvetrano – impianto per l’umido – che si aggiunge alla discarica ed all’impianto di riciclaggio del capoluogo. Fino a qualche tempo fa il futuro della “Trapani Servizi” era incerto, i più pessimisti avevano giù suonato la campana a morto ed invece ora si ritrova ad essere considerata una potenziale holding nel sistema dei rifiuti, perché potrà contare sugli impianti e sulle risorse che arriveranno dalle Srr.

Non a caso il sindaco Tranchida ha rimarcato che “la nostra società, da fanalino di coda potrà diventare un punto di riferimento per tutta la provincia di Trapani e viste le condizioni di altri Comuni, anche della Sicilia occidentale”. La “Trapani Servizi” aveva tremato, perché chiamata a lasciare il servizio di raccolta dei rifiuti in città – dopo una serie di proroghe – per allinearsi alla normativa di settore. I rifiuti ora vengono raccolti dalla “Energetikambiente” che si è aggiudicata l’appalto nell’area settentrionale del territorio provinciale. Ma la nuova “Trapani Servizi” punta a fare anche altro. Il Comune intende affidarle la gestione del canile intercomunale – costruito e mai in funzione – con l’obiettivo di metterlo a disposizione degli altri Comuni. I cani, al momento, finiscono in un rifugio privato di Caltanissetta con un costo che l’amministrazione di Palazzo D’Alì intende azzerare, pensando poi di fare cassa con gli altri enti locali che potranno e vorranno convenzionarsi. Le modifiche statutarie consentiranno alla società anche di occuparsi del patrimonio immobiliare e culturale della città, oltre che di energia, acqua ed edilizia pubblica. Ancora il sindaco Tranchida: “Si tratta di un progetto ampio ed a lungo termine che farà anche da garanzia alla salvaguardia dei livelli occupazionali. Se una società non ha servizi non può andare avanti. Si aprono dunque nuove prospettive che potranno portare, a conclusione di una serie di passaggi, pure alla riduzione della tassa sui rifiuti per quanto concerne la parte di attività che si occuperà di questo settore”.

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