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Ucraina, Chernobyl di nuovo senza elettricità, vertice Usa-Cina a Roma

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Ucraina, Chernobyl di nuovo senza elettricità, vertice Usa-Cina a Roma

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lunedì 14 Marzo 2022

Continuano i colloqui internazionali. Tra Russia e Ucraina, ma anche tra Usa, Cina e altri Paesi. Cresce la preoccupazione per un incidente nucleare.

Tensione alle stelle in Ucraina, dove continuano i bombardamenti da parte della Russia. Mentre si svolgono in videoconferenza i negoziati tra le delegazioni dei due Paesi e a Roma è in corso l’incontro diplomatico Usa-Cina a Roma, la centrale nucleare di Chernobyl è nuovamente senza elettricità. E a livello internazionale cresce la preoccupazione.

La Russia continua l’arruolamento di militari in Siria. Sono più di 40mila i miliziani siriani arruolati finora dalla Russia in Siria, secondo quanto riferito dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani che si avvale da anni sul terreno di una fitta rete di fonti locali. L’Osservatorio precisa che finora però nessun combattente siriano è stato trasferito al fronte ucraino dai rappresentanti militari russi. “Finora si sono iscritti alle liste di arruolamento più di 40mila combattenti”, ha affermato l’Osservatorio, sostenendo che questi non sono “volontari” bensì si sono iscritti dietro promesse di ricevere “un salario e privilegi”.

Ramzan Kadyrov, il leader ceceno fedelissimo di Vladimir Putin, è a Ivankov, nel distretto di Kiev, nascosto in un seminterrato. Lo dice il ministro degli interni ucraino, Anton Gerashchenko, secondo quanto riporta l’agenzia Unian. 

Colloqui Usa-Cina a Roma

Sono iniziati i colloqui a Roma, secondo quanto di apprende, tra il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jack Sullivan e il responsabile della politica estera del partito comunista cinese Yang Jiechi.

Al centro dell’incontro “l’impatto della guerra della Russia contro l’Ucraina sulla sicurezza regionale e globale“. L’obiettivo degli Stati Uniti è di spingere Pechino a far pressing su Mosca sulla crisi ucraina.

Nel corso della giornata è previsto anche un incontro con il consigliere diplomatico del premier Mario Draghi, Luigi Mattiolo. L’ambasciata di Pechino a Washington afferma intanto di “non aver mai sentito parlare” di una richiesta di armi fatta alla Cina dalla Russia, come affermato invece da fonti Usa citate dai media che parlano anche di una richiesta di assistenza economica.   

I negoziati Russia-Ucraina: “Comunicazione difficile”

Massimo riserbo sui colloqui di oggi tra le due controparti. Kiev chiede a Mosca il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe.

Il principale negoziatore di Kiev e consigliere presidenziale, Mykhailo Podoliak, ha pubblicato una foto su Twitter dei colloqui in videoconferenza con la delegazione russa e ha definito i negoziati come “difficili”, affermando che le due parti stanno delineando le loro “posizioni specifiche”.

Ai colloqui in corso tra le delegazioni dell’Ucraina e della Russia le parti restano ferme sulle “loro specifiche posizioni. La comunicazione continua ad essere difficile. La ragione del disaccordo è che ci sono sistemi politici troppo diversi”. Lo ha detto il consigliere dell’ufficio presidenziale ucraino Mikhail Podolyak su Telegram. La trattativa, comunque, aggiunge in un altro post su Twitter, “va avanti”.

A coloro che all’estero hanno paura di essere trascinati nella terza guerra mondiale. L’Ucraina combatte con successo. Abbiamo bisogno di voi per aiutarci a combattere. Forniteci tutte le armi necessarie”, ha scritto in mattinata il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter. “Applicate più sanzioni alla Russia e isolatela completamente. Aiutate l’Ucraina a costringere Putin al fallimento e scongiurerete una guerra più grande”, chiede il ministro ucraino.

Il dramma delle ultime ore

Prosegue intanto l’assedio alla capitale ucraina. Un condominio di 9 piani a Kiev, nel distretto di Oblon (zona nord-ovest), è stato colpito stamattina dai bombardamenti russi e nelle operazioni di soccorso sono state trovate 2 persone morte, mentre 3 feriti sono stati portati all’ospedale. Lo riporta il Kyiv Independent citando il Servizio statale di emergenza. Altre 15 persone sono state salvate dall’incendio e 63 sono state evacuate mentre si provvedeva a spegnere le fiamme. Colpito anche lo “stabilimento” degli aerei Antonov. L’impianto di produzione di aerei Antonov si trova a Sviatoshyn Airfield, a circa 10 km dal centro della capitale ucraina.

Le autorità di Kiev dicono – intanto – di aver accumulato generi alimentari essenziali per un minimo di due settimane. Lo riporta il Kyiv Independent specificando che nel caso in cui la capitale ucraina venga accerchiata e assediata, c’è cibo per almeno due settimane per nutrire i due milioni di persone che sono rimasti nella città. 

Muore con il suo bambino la donna incinta diventata simbolo della guerra

La donna incinta che era stata fotografata mentre veniva evacuata da un ospedale pediatrico bombardato nella città ucraina di Mariupol è morta insieme al suo bambino. Lo riferiscono i media internazionali. La donna era stata trasportata d’urgenza in un altro ospedale dopo l’attacco russo la scorsa settimana ed era stata fotografata, distesa su una barella, mentre si teneva con le mani il grembo insanguinato. La foto fece il giro del mondo in pochi minuti. Nonostante il rapido intervento, i medici non sono riusciti a salvare né lei, né il bimbo.

Novanta bambini sono stati uccisi e oltre 100 feriti dall’inizio dell’invasione in Ucraina. Lo afferma l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, secondo quanto riporta il Guardian. “Il maggior numero di vittime è nelle regioni di Kiev, Kharkiv, Donetsk, Chernihiv, Sumy, Kherson, Mykolayiv e Zhytomyr”, afferma in un comunicato.

Torna l’incubo dell’incidente nucleare

I 211 tecnici a lavoro nella centrale nucleare di Chernobyl sono stremati. Lavorano in interrottamente da diverse settimane e non riescono più a effettuare i lavori di manutenzione. Alcuni meccanismi di sicurezza sono ormai compromessi.

Nel 19esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina, nuovi danni sono stati segnalati alla rete elettrica che alimenta la centrale nucleare di Chernobyl e la città di Slavutych, nell’Ucraina settentrionale. Lo ha reso noto Ukrenergo, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale ucraina dell’energia elettrica, che ieri aveva provveduto a riparare la linea elettrica. Sotto accusa ”gli occupanti” russi che ”hanno danneggiato ancora la linea che alimenta la centrale nucleare di Chernobyl e la città di Slavutych,” dopo che ”il team di riparazione della Ukrenergo l’aveva riparata”.

“Gli occupanti hanno danneggiato di nuovo la rete elettrica, costringendo di nuovo gli operai a ripararla in condizioni di pericolo. Il personale della centrale di Chernobyl è fisicamente e psicologicamente stressato e non può garantire il lavoro di qualità richiesto”, ha comunicato su Telegram Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel Paese.

Energoatom invia un nuovo appello all’Agenzia internazionale per l’energia atomica che, a sua volta, ha lanciato mandato l’allarme anche all’autorità dell’Onu.

L’Aiea è al lavoro per avanzare proposte tecniche dettagliate per la sua assistenza, che potrebbe essere operativa immediatamente ma solo con il benestare delle due parti in causa, così come discusso nei colloqui in Turchia.

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