Italia sempre più vecchia e spopolata: l'età media sale a 46,4 anni

Italia sempre più vecchia e spopolata: l’età media sale a 46,4 anni

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Italia sempre più vecchia e spopolata: l’età media sale a 46,4 anni

Redazione  |
lunedì 18 Dicembre 2023

In Sicilia la popolazione censita al 31 dicembre 2022 è stata di 4.814.016 con una variazione censuaria 2022-2021 di -19.313

L’Italia è sempre più spopolata e vecchia, secondo quanto emerge dal censimento 2022 dell’Istat. Secondo il censimento 2022 la popolazione è diminuita di quasi 33mila persone e l’età media del Paese è salita a 46,4 anni.

32.932 abitanti in meno in un anno

Al 31 dicembre 2022 la popolazione in Italia conta 58.997.201 residenti. Rispetto al 2021 si registra una flessione pari a -32.932 individui, a sintesi di un calo significativo dovuto a una dinamica demografica ancora negativa pari a -179.416 persone e di un recupero censuario pari a +146.484 persone. A differenza del 2021, nel 2022 l’impatto censuario è positivo su tutto il territorio. In particolare è pari al +0,3% nell’Italia Nord-Occidentale, Centrale e Meridionale, rispettivamente 41mila, 30mila e 34mila unità in più conteggiate come abitualmente dimoranti rispetto alla popolazione provvisoria calcolata al 31.12.2022, e al +0,2% nell’Italia Nord-Orientale e insulare, rispettivamente 26mila e 15mila unità in più. In Sicilia la popolazione censita al 31 dicembre 2022 è stata di 4.814.016 con una variazione censuaria 2022-2021 di -19.313.

In aumento gli stranieri

Gli stranieri censiti sono 5.141.341 (+2,2% rispetto al 2021), con un’incidenza sulla popolazione residente dell’8,7%. In totale, la differenza tra sotto-copertura e sovra-copertura anagrafiche individuate sulla base dei segnali di vita amministrativi per la popolazione straniera è positiva e pari a 343.678 individui.

Età media 46,4 anni

A fine 2022 l’età media è pari a 46,4 anni per il totale della popolazione (47,8 anni per le donne 44,9 anni per gli uomini). Rispetto al 2021, quando l’età media era pari a 46,2 anni si consegue un ulteriore passo in avanti nel processo di invecchiamento della popolazione. Rispetto all’anno precedente diminuisce di poco il peso percentuale degli individui in età 0-9 anni e quello degli individui in età 35-49 anni. Aumenta, invece, di poco quello degli individui in età 55-79 anni.

La regione più “giovane”

L’invecchiamento della popolazione è un processo che accomuna tutte le realtà del territorio pur in presenza di una certa variabilità. La Campania, con un’età media di 43,9 anni (era 43,6 nel 2021), continua a essere la Regione più ‘giovane’ mentre la Liguria, con un’età media di 49,5 anni (era 49,4 nel 2021) si conferma quella più ‘anziana’.

I Comuni più “giovani”

Orta di Atella (Caserta) si conferma il Comune più “giovane” d’Italia con un’età media di 36,9 anni (era 36,6 nel 2021), mentre Ribordone (Torino), un Comune con appena 50 abitanti, è quello con l’età media più alta, pari a 65,5 anni. Il progressivo invecchiamento della popolazione, ben visibile nella piramide delle età, è ben evidenziato anche dal diretto confronto tra la numerosità degli anziani e quella dei giovani. Continua, infatti, a crescere l’indice di vecchiaia (che misura il numero persone di 65 anni e più ogni 100 giovani di 0-14 anni) che passa dal 187,6% del 2021 al 193,1% del 2022 (era pari al 148,7% nel 2011). Valori più bassi di tale indicatore afferiscono alla Campania e al Trentino-Alto Adige (rispettivamente 148,6% e 150,8%), mentre il valore più alto si registra in Liguria (270,8%).

Il 51,2% della popolazione è donna

Le donne, superando gli uomini di 1.367.537 unità, rappresentano il 51,2% della popolazione residente. Il rapporto di mascolinità (che esprime il rapporto percentuale tra le componenti maschile e femminile della popolazione) è pari a 95,5 uomini ogni 100 donne.

I paesi si svuotano

Il 61,3% dei 7.904 comuni italiani (4.843) perde popolazione rispetto all’anno precedente, mentre un leggero incremento si osserva solo in 2.936 Comuni dove risiedono circa 28 milioni 325mila persone, il 48% della popolazione a fine 2022. Il decremento di popolazione interessa soprattutto i piccoli Comuni fino a 5mila abitanti (che rappresentano ben il 70% dei Comuni italiani), i due terzi dei quali perdono popolazione rispetto al Censimento 2021. Seguono i Comuni nella classe 50-100mila abitanti (1,2% dei Comuni italiani), tra i quali la quota di Comuni che perde popolazione è pari al 58,9%.

Dei Comuni medio-piccoli, con 5-20mila e 20-50mila abitanti, che costituiscono il 28,3% dei Comuni italiani, perde popolazione poco più della metà (rispettivamente il 51,8% e il 52,8%). Tra i 44 comuni con oltre 100mila abitanti ben la metà guadagna popolazione (erano solo 5 tra il 2020 e il 2021) mentre tra i restanti 22 il saldo è negativo rispetto al censimento 2021 , per un totale di 19.835 residenti in meno.

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