Piccoli comuni siciliani, Zingales: "Ecco i problemi da risolvere"

Piccoli comuni siciliani, Zingales: “Questione finanziaria, piante organiche e rifiuti problemi da risolvere”

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Piccoli comuni siciliani, Zingales: “Questione finanziaria, piante organiche e rifiuti problemi da risolvere”

Roberto Pelos  |
mercoledì 29 Novembre 2023

L'intervista di QdS.it al nuovo presidente del coordinamento dei piccoli comuni dell'Anci

I piccoli comuni possono costituire una grande risorsa per la Sicilia e diventare fonte di rilievo per lo sviluppo economico e imprenditoriale. Luoghi di grande tranquillità e cultura, ideali quindi per una vacanza, sono però purtroppo attraversati da problematiche di vario tipo come la mancanza di infrastrutture e lo spopolamento, soprattutto a causa del fatto che le nuove generazioni preferiscono le grandi città dove è più facile trovare sbocchi occupazionali. Un altro problema che attanaglia i piccoli centri è spesso quello della carenza di istituti di credito più facilmente presenti nelle città capoluogo, più difficili da raggiungere in special modo per le persone anziane. Tutte tematiche trattate, in più di un’occasione, dal nostro giornale. L’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) regionale, ha recentemente scelto il nuovo presidente del coordinamento dei piccoli comuni: è Maurizio Zingales, al secondo mandato come sindaco di Mirto (Messina) e come consigliere regionale dell’Associazione dei comuni siciliani. QdS.it lo ha intervistato.

Presidente, quali sono i suoi obiettivi primari? 

“Intanto occorre risolvere i problemi, abbastanza seri, che affliggono le nostre piccole comunità e che riguardano tanti ambiti: la questione finanziaria è di grande importanza, come il problema delle piante organiche considerando il fatto che siamo a corto di personale avendo poche possibilità per fare nuove assunzioni a causa dei parametri particolari vigenti nelle nuove disposizioni legislative; in base a ciò tanto personale è andato in pensione ma non è stato sostituito. E vorrei soffermarmi un attimo anche sul problema dei rifiuti: le nostre comunità raggiungono alte percentuali di raccolta differenziata ma la Tari aumenta comunque perché aumentano i costi di conferimento in discarica e bisognerebbe ovviare a questa criticità. Altri problemi sono relativi all’ambito territoriale idrico, all’ambito dello spopolamento, al dimensionamento scolastico. Tutta una serie di difficoltà che affliggono le nostre comunità soprattutto nelle aree interne”.

Cos’ha in mente per lo sviluppo dell’imprenditoria nelle piccole realtà?

“Già in questi anni abbiamo cercato di essere al fianco delle imprese soprattutto per quanto riguarda la nascita di nuove aziende guidate da giovani e in questo contesto sono nate delle realtà molto importanti. Fondamentale è che l’ente locale promuova iniziative e che sia sempre vigile nel momento in cui i vari assessorati o ministeri pubblicano dei bandi che vanno nella direzione di promuovere nuove attività produttive. Nostro dovere è agevolare la nascita di nuove imprese e sottolineerei come in questi anni siano state intercettate importanti risorse che hanno consentito alle imprese di risorgere nel nostro territorio”.

Cosa si propone di fare, in particolare, per lo sviluppo del turismo nei piccoli comuni, mete ambite perché lontani dal caos dei grandi centri?

“Si parte dalle criticità e dagli obiettivi e si crea una rete per ottimizzare i risultati. Già come Anci qualche mese fa è partito un progetto molto interessante che ha messo a rete i musei comunali e penso che già, nel 2024, si attiveranno iniziative in merito. Questo è un passaggio molto importante. Sui Nebrodi, inoltre, è stato avviato il progetto “Ospitalità diffusa” nel quale sono stati coinvolti dodici comuni che hanno svolto iniziative insieme. C’è da dire che lo sviluppo del turismo è collegato anche alla questione della mobilità, a come raggiugere questi piccoli comuni.”

E andiamo allora al problema dell’isolamento. Quali provvedimenti ha in mente per ovviare a questo inconveniente?

“Bisogna concentrarsi sulle infrastrutture: occorre che a livello regionale e nazionale si facciano investimenti per migliorare la nostra viabilità considerando che ci sono reti viarie obsolete che necessitano di interventi. Per raggiungere un borgo importante è fondamentale che le distanze siano ridotte al minimo. Non è possibile che una piccola comunità sia distante ore e ore dagli aeroporti, dalle stazioni e dai punti strategici dei capoluoghi!”.

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