Lavoratori Almaviva oggi in sciopero: 1.600 dipendenti verso il licenziamento - QdS

Lavoratori Almaviva oggi in sciopero: 1.600 dipendenti verso il licenziamento

redazione

Lavoratori Almaviva oggi in sciopero: 1.600 dipendenti verso il licenziamento

giovedì 25 Luglio 2019

I sindacati: nessun segnale da Governo e Regione per trovare una soluzione alla crisi

PALERMO – Ieri si sono riunite le assemblee dei lavoratori Almaviva in vista dello sciopero per l’intero indetto per oggi da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Tlc con concentramento alle ore 9,30 a piazza Verdi e poi col corteo che si snoderà fino alla Presidenza delle Regione, a piazza Indipendenza.

Sindacati e lavoratori chiedono un incontro urgente con la presidenza della Regione siciliana per l’apertura di un tavolo dedicato alla vertenza Almaviva Contact Palermo e per sollecitare il Governo nazionale ad aprire un tavolo ministeriale per definire soluzioni in grado di scongiurare i licenziamenti in Almaviva Palermo.

“Come già evidenziato più volte – hanno scritto i sindacati nella lettera con cui è stato chiesto un incontro al presidente Musumeci – Almaviva Contact ha annunciato l’apertura delle procedure di licenziamento collettivo per 1.600 lavoratori sul sito del territorio palermitano, rendendo improcrastinabile un intervento da parte del governo e delle Istituzioni territoriali per scongiurare un dramma occupazionale e sociale insostenibile per la città di Palermo”.

“La protesta monta sempre più – ha aggiunto il segretario generale Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso – e il rischio di perdere il posto di lavoro è sempre più vicino. Non comprendiamo la mancanza di segnali da parte delle istituzioni per trovare una soluzione a questa crisi. Protesteremo in tutti i modi per difendere i posti di lavoro e per chiedere di imboccare una strada che possa modificare il futuro di questo settore”.

A sostegno dei lavoratori si è schierato ancora una volta il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il quale ha chiesto al Governo nazionale di “prendersi in carico la gravità della crisi di Almaviva, che rischia di colpire il nostro territorio in maniera drammatica”.

“Le prossime settimane – ha concluso il primo cittadino – saranno decisive per la ricerca di soluzioni e risposte per un settore che ha una numerosa qualificata presenza, le cui sorti coinvolgono migliaia di lavoratori e lavoratrici”.

La politica locale si è fatta sentire anche con il segretario provinciale di Rifondazione comunista Palermo Vincenzo Fumetta, il quale ha espresso “solidarietà ai lavoratori di Almaviva. L’ipotesi di 1.600 licenziamenti da parte dell’azienda è molto grave e preoccupante, così come lo sono anche l’assenza di trasparenza nei contratti commerciali con i maggiori committenti, il mancato rispetto delle tariffe minime stabilite dalla legge e la destrutturazione degli ammortizzatori sociali”.

Rifondazione ha chiesto l’intervento del ministro del Lavoro che, come sottolineato da Fumetta, “potrebbe passare meno tempo sui social e realizzare qualche fatto. Allo stesso tempo chiediamo che anche la Regione Sicilia si faccia carico della questione. Non è ammissibile stare muti davanti una tragedia lavorativa di queste dimensioni”.

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