Musumeci perde l’aplomb: “Toninelli calamità nazionale” - QdS

Musumeci perde l’aplomb: “Toninelli calamità nazionale”

Musumeci perde l’aplomb: “Toninelli calamità nazionale”

giovedì 25 Luglio 2019

Il Governatore sul Ministro, “La responsabilità sulle strade è sua ma non riusciamo a farglielo capire”. Ma il premier Conte lo rassicura sull’autostrada Catania-Ragusa: “Presto daremo il via libera”.

PALERMO – Sulla realizzazione della superstrada Ragusa-Catania, attesa da 32 lunghissimi anni, il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, non arretra di un centimetro e, al suo fianco ci sono i sindaci locali che nelle scorse settimane gli hanno restituito le fasce tricolori in segno di protesta.

Musumeci ha ricevuto ieri rassicurazioni che l’arteria stradale si farà. La promessa è giunta dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso della riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica che si è svolta a Palazzo Chigi.

A tale disponibilità, si è aggiunto il via libera del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, il quale ha dichiarato di condividere l’appello del governatore della Sicilia, sostenendo che ci sono le condizioni per prendere rapidamente una decisione che possa far partire l’opera a carico della finanza pubblica.

A margine della riunione del Cipe, Musumeci ha detto di avere chiesto al premier Conte “impegni chiari e perentori”, ma anche di comprendere se l’opera va “realizzata con una soluzione pubblico-privato o interamente pubblica, e se c’è denaro per realizzarla”. Conte ha dato la sua parola che al prossimo Cipe il tema sarà sul tavolo – ha detto il governatore – Mentre il ministro Tria ha concordato con me che ci sono le risorse per procedere. Siamo stanchi ma confidiamo negli impegni assunti da Conte.

Ma Musumeci parla fuori dai denti: “Nel mese entrante, secondo gli accordi, si dovrebbe tenere l’inaugurazione del viadotto Imera, crollato nell’aprile 2015: Ebbene, vi annuncio che non ce n’è assolutamente previsioni, segno che quell’opera rimane lettera morta”. Musumeci rileva che l’impegno del governo nazionale è diverso a seconda delle zone di cui si parla. “Non si capisce perché un ponte a Genova venga ricostruito nell’arco di pochi mesi, mentre in Sicilia si attende che passino anche 5 anni… Non abbiamo capito perché. Sulla vicenda della Ragusa-Catania il ministro Toninelli prende tempo e non riesce a dare risposte – ha aggiunto il presidente della Regione – Il ministro viene in Sicilia sola per fare bassa cucina politica, continua a provocare e insultare il governo regionale, non si è ancora rassegnato alla sconfitta” delle ultime regionali in Sicilia: “Nessuno gli ha spiegato che le competenza sulle strade le ha lui, strade che sono in assoluto abbandono”. E poi, contravvenendo alla sua solita calma si lascia andare a dichiarazioni dure e schiette: “Il ministro Toninelli è una calamità nazionale, possiamo dirlo?”. “Cerchiamo di fargli capire da qualche mese che la responsabilità sulle strade ce l’ha lui ma non ci riusciamo”.

Alla riunione del Cipe hanno partecipato il presidente Nello Musumeci con gli assessori alle Infrastrutture e alla Sanità, Marco Falcone e Ruggero Razza, oltre al sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, in rappresentanza dei Comuni interessati dalla realizzazione dell’opera. “Prendo atto – ha commentato Musumeci – dell’impegno formale assunto dal capo del Governo. Ma resto diffidente sul celere e positivo epilogo di questa allucinante vicenda. La prossima settimana saremo di nuovo al Cipe e valuteremo quanto l’impegno del premier si tradurrà in azioni concrete. In ogni caso, affidare l’opera all’Anas ci sembra la scelta meno rapida. Vedremo nei prossimi giorni ma non daremo tregua!”.

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