Nei giorni scorsi il Palermo è entrato nella galassia City Group. Una svolta epocale per la società rosanero, grazie al lavoro svolto dal presidente Dario Mirri. In città ovviamente c’è grande entusiasmo: è arrivata la promozione in Serie B e con un gruppo di caratura mondiale a sostenere il club si può sognare in grande. Addio a stagioni tormentate, problemi finanziari e fallimenti. La holding araba è più che solida, controlla ben 12 club in giro per il mondo, ha già vinto titoli, oltre che con il Manchester, in Australia, India, Bolivia e Usa. In Francia e Spagna ha conquistato la promozione in serie A con il Troyes e il Girona.
Palermo e il futuro
Adesso il club rosanero punta ad affermarsi tra i cadetti e tra qualche anno arrivare in Serie A. Ottenuta però la massima promozione non è possibile sognare l’Europa. Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, in un articolo a firma di Gianfranco Teotino, la corsa del Palermo dovrà arrestarsi. I regolamenti dicono che due società controllate dal medesimo azionista non possono partecipare alle Coppe europee, neppure se fossero ammesse, per esempio, una alla Champions e una alla Conference League. “Finché il Palermo avrà lo stesso proprietario del Manchester City, – si legge sulla Rosea – i suoi tifosi non potranno nemmeno sognare di conquistare un posto in Europa”.
