Taormina, il FilmFest torna in versione streaming - QdS

Taormina, il FilmFest torna in versione streaming

Massimo Mobilia

Taormina, il FilmFest torna in versione streaming

mercoledì 17 Giugno 2020

Un’edizione particolare della storica kermesse, per rispettare le restrizioni post Covid-19. L’obiettivo è fornire un’immagine positiva e promozionale della Sicilia in tutto il mondo

TAORMINA (ME) – Sono passati due mesi da quando, in pieno lockdown, il sindaco Mario Bolognari, annunciava con dolore la cancellazione dei principali eventi estivi della stagione culturale di TaorminaArte. A cominciare dal Festival del Cinema, che avrebbe dovuto alzare il sipario il 28 giugno, nello scenario unico al mondo del Teatro Antico.

E mentre, nel frattempo, le restrizioni stanno lasciando il posto alle riaperture e si inizia a intravedere una, seppur flebile, ripresa del settore ricettivo, è proprio dalla storica rassegna cinematografica che arriva il primo grande segnale di speranza per la cultura siciliana, con il sorprendente annuncio del ritorno in sala per il Taormina FilmFest. Invece di un arrivederci al prossimo anno, infatti, la Fondazione TaorminaArte Sicilia, con l’assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo e Videobank nelle vesti di organizzatore e produttore della rassegna, hanno deciso di riprogrammare la sessantaseiesima edizione che si svolgerà dall’11 al 19 luglio.

Per rispettare le restrizioni ancora vigenti, in un contesto globale ancora imprevedibile, il prossimo Festival si presenterà in una veste del tutto nuova nella forma e nella destinazione, perché debutterà in streaming, sulla piattaforma cinematografica online MyMovies, a eccezione della principale categoria competitiva che andrà in scena sul grande schermo del Palazzo dei Congressi. Una decisione di responsabilità – stando a quanto dichiarato dagli organizzatori – presa prima di tutto per restare vicino alle distribuzioni. Verranno presentate una selezione di quaranta anteprime, tra opere prime e seconde, produzioni indipendenti e documentari. La piattaforma online assicurerà un fitto palinsesto in post produzione, con documenti video, immagini di archivio, suggestive riprese emozionali e interventi di ospiti, a parziale narrazione di un festival interamente virtuale.

Insomma, una svolta epocale per la principale e più antica kermesse di TaoArte, pronta a fornire ancora una volta un’immagine positiva e promozionale di Taormina e della Sicilia nel mondo. Lo streaming, tra l’altro, lascerà spazio anche al pubblico, che sarà chiamato a valutare attivamente i titoli selezionati, attribuendo infine alcuni premi speciali. Un rinnovato impegno per Videobank, la società di mediaservice catanese aggiudicataria del bando triennale della Regione che, dopo aver rilanciato il Festival nella scorsa edizione, stava allestendo un’altra grande rassegna sotto la direzione artistica di Leo Gullotta, coadiuvato dal regista Francesco Calogero, e dal critico cinematografico Francesco Alò.

Dopo aver portato a Taormina, la scorsa estate, star del calibro di Nicole Kidman, Oliver Stone e Pierfrancesco Favino, quest’anno infatti al Teatro Antico sarebbe dovuto tornare Tom Cruise, mentre era ormai in dirittura di arrivo una collaborazione con la Warner. Sarà comunque un FilmFest che manterrà la centralità di Taormina e della Sicilia nel Mediterraneo, richiamando temi cari all’Isola, come l’accoglienza migratoria.

La prossima rassegna cinematografica rappresenterà, quindi, un nuovo punto di partenza per la Fondazione TaorminaArte la quale, nell’ormai consolidato binomio tra Comune e Regione siciliana (con Messina fuori dai giochi), si è trovata costretta a rivedere tutta la programmazione estiva. Gli organizzatori si stanno adesso prodigando affinché venga comunque proposto un nuovo calendario di eventi, che non siano i consueti maxi concerti da cinquemila spettatori, ma spettacoli di lirica o musica classica aperti a non più di mille ingressi.

Il nuovo utilizzo del Palacongressi, inoltre – in attesa del bando comunale per affidarne la gestione – rappresenta una prima risposta alle valutazioni fatte sotto quarantena, di posticipare alcuni eventi al periodo invernale, sacrificando quindi il Teatro Antico, ma dando un segnale di destagionalizzazione culturale che la città aspetta da sempre.

Twitter: @MassimoMobilia

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