Violazioni dovute a problemi con la giustizia
Sono stati 45 i candidati alle prossime elezioni amministrative che, secondo i consueti controlli della Commissione parlamentare Antimafia, sono stati giudicati impresentabili poiché avrebbero violato il codice di autoregolamentazione. Nel documento relativo alla seduta della Commissione parlamentare antimafia, pubblicato sul sito web della Camera dei deputati, risulta possibile risalire nel dettaglio alle candidature giudicate irregolari. Tra questi sono presenti tre siciliani.
Elezioni amministrative, i tre “impresentabili” siciliani
Dei 45 candidati giudicati impresentabili dalla Commissione parlamentare Antimafia a livello nazionale risultano presenti anche tre siciliani. Si tratta di Giuseppe Cannavò, candidato al comune di Caltanissetta per la lista Azzurri per Caltanissetta – Tesauro sindaco. Nei suoi confronti vige attualmente un decreto che dispone il giudizio dal gup presso il Tribunale di Caltanissetta il 28 aprile 2023 per il reato penale di corruzione per l’esercizio della funzione. Nei suoi confronti la prossima udienza fissata il 18 giugno 2024.
Il secondo siciliano è Michele Lombardo, candidato al comune di Bagheria, per la lista “Libertà, cambio rotta De Luca sindaco di Sicilia”. Nei suoi confronti c’è un rinvio a giudizio risalente al 7 maggio 2019 per il reato penale di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Lombardo dovrà comparire in aula al Tribunale di Termini Imerese.
L’ultimo siciliano finito nella lista nera della Commissione parlamentare Antimafia è Marco Domina, candidato al comune di Mazara del Vallo per la lista Partecipazione politica. Nei suoi confronti “dal certificato del casellario giudiziale risulta emessa dal Tribunale di Palermo la sentenza di condanna alla pena di 2 anni di reclusione per il reato di bancarotta fraudolenta. La sentenza è divenuta irrevocabile il 28 dicembre 2022. Per il predetto candidato risulta inoltre emesso, in data 23 marzo 2023, il decreto che dispone il giudizio dal gup del Tribunale di Marsala, con prossima udienza fissata il 5 luglio 2024, per il reato penale di turbata libertà degli incanti.
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