Randagismo Catania, il Comune vuole mappare gli animali - QdS

Randagismo Catania, il Comune vuole mappare gli animali

Melania Tanteri

Randagismo Catania, il Comune vuole mappare gli animali

giovedì 23 Gennaio 2020

Intervista all’assessore Michele Cristaldi: “Non possiamo più permetterci interventi a vuoto”

CATANIA – Una soluzione momentanea in attesa di avviare una nuova fase, in collaborazione con le associazioni. L’assessore con delega alla tutela degli animali, Michele Cristaldi, conferma al Quotidiano di Sicilia come la direzione comunale si sia mossa immediatamente dopo le numerose segnalazioni di branchi di cani randagi presenti in città, in particolare all’interno della vasta area dell’ospedale San Marco di Librino.

“L’emergenza la abbiamo affrontata facendo un affidamento per ripristinare il soccorso e cura dei cani gravemente incidentati, che prevede anche la cura e il ricovero dei cani morsicatori, quegli animali che non possono essere reinseriti nel territorio ma, come prevede la legge, devono essere ricoverati in apposite strutture. Di questi – continua – alcuni si trovano nell’area del San Marco, come abbiamo potuto constatare in occasione di un recente sopralluogo”.

L’assessore Cristaldi non nasconde le difficoltà di riorganizzare un settore come quello della tutela degli animali, ma spiega come l’amministrazione si stia muovendo. “Contemporaneamente – prosegue il delegato del sindaco Pogliese – a breve pubblicheremo la gara per mettere ordine e, infine, abbiamo deciso di coinvolgere le associazioni che hanno collaborato con l’assessorato – in attesa degli elenchi dell’Asp di tutti i volontari che hanno fatto il corso – in modo da creare un elenco di animalisti accreditati ai quali chiederemo la disponibilità di collaborare con il Comune”.

Le difficoltà economiche di Palazzo degli Elefanti, oltre alla mancanza di personale, rendono gli interventi più difficoltosi: da qui, la necessità del Comune di rivolgersi all’esterno. “Abbiamo chiesto la disponibilità di queste associazioni a collaborare attivamente con la direzione Tutela e benessere degli animali – spiega ancora Cristaldi – per procedere, dopo la divisione della città in zone, alla mappatura degli animali presenti sul territorio. Vediamo quante associazioni si presenteranno”.

Un lavoro di ricognizione che permetterebbe di capire la tipologia di animali presenti in un determinato quartiere e stabilire, di conseguenza, se intervenire e in che modo. “Così si riesce ad avere un controllo continuo degli animali presenti in città – sottolinea l’assessore – in modo tale da poter, insieme all’Asp con cui abbiamo avuto una conferenza dei servizi lunedì scorso, affrontare tempestivamente qualsiasi problematica, cercando di operare risparmi e di agire dove realmente serve. Non possiamo permetterci interventi a vuoto, dato che hanno un costo”.

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