L’assemblea dei soci del 29 giugno scorso, infatti, aveva approvato il 130^ bilancio di esercizio e la contestuale distribuzione dell’utile. Ma era necessario raggiungere tre condizioni: Common equity tier 1 fully loaded (rapporto tra capitale di qualità primaria e attività ponderate per il rischio) non inferiore al 19,1% a fine settembre. Npe ratio netto (percentuale di crediti deteriorati con il totale del rischio di credito) inferiore al 9,30% al 30 settembre. Terzo: assenza della proroga sino al 6 novembre dell’efficacia della Raccomandazione di Banca d’Italia di non assegnare i dividendi. L’indicazione era quella di non pagare fino all’1 ottobre 2020, “dividendi, ivi inclusa la distribuzione di riserve, e non assumere alcun impegno irrevocabile per il pagamento dei dividendi per gli esercizi finanziari 2019 e 2020”.
Raccogliendo le raccomandazioni formulate dal Comitato europeo per il rischio sistemico il 27 maggio 2020 e dalla Banca Centrale Europea il 27 luglio 2020, la Banca d’Italia ha aggiornato la Raccomandazione riguardante la distribuzione dei dividendi in tempo di Covid 19 imponendo “fino al 1° gennaio 2021 di (…) non pagare dividendi relativi agli esercizi 2019 e 2020 (ivi incluse le distribuzioni di riserve) e non assumere alcun impegno irrevocabile per il pagamento dei dividendi relativi agli stessi esercizi”.
L’utile di 6.929.244 euro è stato destinato a fondo di riserva ordinaria. “Il Consiglio di Amministrazione di Bapr non ha potuto che prendere atto che, in ragione di quanto disposto da Banca d’Italia, la menzionata condizione sospensiva apposta alla Delibera deve intendersi come non avverata”, conclude nella nota agli azionisti il direttore.
(ITALPRESS).