“Anche con l’epilessia si può splendere, brillare e realizzare i propri sogni e desideri – ha spiegato Laura Tassi, presidente della Lice -. Con questa campagna vogliamo scardinare l’atteggiamento di rassegnazione e non accettazione con cui spesso convive chi è affetto da epilessia. Vivere con l’epilessia significa vivere con una malattia cronica che impatta globalmente sulla vita quotidiana, non solo per gli aspetti sanitari, quanto sui rapporti con le persone, la scuola, il mondo del lavoro. L’epilessia è una condizione che stigmatizza l’individuo e su questo la strada da percorrere è ancora lunga. Ecco perchè abbiamo voluto lanciare questo messaggio di consapevolezza”.
“Da bambino avevo il sogno di fare l’astronauta e anche di vedere le stelle da vicino. Poi mi sono reso conto che andando nello spazio le stelle rimangono comunque lontanissime, però è un obiettivo raggiunto e credo sia un pò questo il bello dei sogni, ti danno delle motivazioni per raggiungere gli obiettivi”, ha affermato l’astronauta Umberto Guidoni.
Negli ultimi due anni anche chi convive con l’epilessia ha dovuto affrontare la sfida della pandemia e lo stress psicologico che ne è derivato, insieme alle incertezze legate alla vaccinazione, che nelle ultime settimane ha riguardato anche i minori dai 5 agli 11 anni, ma la presidente Tassi rassicura: “Nessun elemento appare in grado di far emergere evidenze che il vaccino possa aggravarne la condizione, nè che le persone con epilessia, compresi i bambini, possano avere maggiori rischi di effetti indesiderati con la vaccinazione”.
(ITALPRESS).