L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha fatto sapere che “non sono stati segnalati cambiamenti nei livelli di radiazioni nell’impianto”. “L’autorità di regolamentazione ucraina ha affermato che un incendio nel sito non ha colpito le attrezzature ‘essenzialì”, ha aggiunto l’Aiea. Poi, il direttore generale dell’Agenzia, Rafael Mariano Grossi, ha parlato con il primo ministro ucraino Denys Shmyhal e ha lanciato un appello perchè “l’uso della forza” venga fermato. “Faccio appello alle parti affinchè si astengano da azioni che possano mettere in pericolo le centrali nucleari”, ha twittato Grossi, che si è detto “profondamente preoccupato”. In un aggiornamento Facebook, il servizio statale per le emergenze ucraino ha spiegato che l’incendio, che ha interessato alcuni piani di un edificio situato nel complesso della centrale, è stato spento. Non ci sono vittime.
Preoccupati anche i leader occidentali. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha parlato con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Il primo ministro ha detto che le azioni sconsiderate del presidente Putin potrebbero ora minacciare direttamente la sicurezza di tutta l’Europa”, afferma Downing Street in una nota. Johnson chiederà una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Anche il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha parlato con Zelensky. Biden “si è unito al presidente Zelenskyy nell’esortare la Russia a cessare le sue attività militari nell’area e consentire ai vigili del fuoco e ai soccorritori di emergenza di accedere al sito”, ha twittato la Casa Bianca nelle prime ore dell’attacco. “L’Europa deve svegliarsi ora”, ha affermato Zelensky pubblicando un video su Facebook.
(ITALPRESS).