Pedemontana Palermo, al via dibattito pubblico con 3 ipotesi progettuali - QdS

Pedemontana Palermo, al via dibattito pubblico con 3 ipotesi progettuali

Pedemontana Palermo, al via dibattito pubblico con 3 ipotesi progettuali

giovedì 18 Luglio 2024

PALERMO (ITALPRESS) – Un asse viario per aggirare la circonvallazione di Palermo e collegare, nel massimo rispetto dei vincoli antropici e ambientali, le autostrade che dal capoluogo portano a Catania e Trapani: questo l’obiettivo prefissato dalla Pedemontana, per la quale oggi nella sede dell’Anas è stata presentata la relazione conclusiva del dibattito pubblico sul progetto. All’appuntamento hanno preso parte tra gli altri l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò e il responsabile della struttura territoriale Anas in Sicilia Raffaele Celia.
La Pedemontana costituirebbe un’alternativa a viale Regione Siciliana, al momento unico asse viario delegato all’attraversamento della città per chi dall’autostrada Palermo-Catania volesse imboccare la Palermo-Trapani e viceversa: si tratta di una soluzione studiata per snellire il traffico urbano ed extraurbano, che in certi momenti raggiunge tempi di percorrenza estremamente lunghi. Il dibattito pubblico andrà avanti per diverse settimane e sarà finalizzato a presentare lo studio di fattibilità a tutti gli attori coinvolti: un aspetto da non sottovalutare sarà quello legato agli espropri che si renderanno necessari per la costruzione dell’asse viario, dal momento che il passaggio coinvolgerà inevitabilmente aree con una densità abitativa comunque rilevante.
Tre le ipotesi progettuali presentate: la prima si articola su 22,5 km con tre svincoli (due all’imbocco delle autostrade e uno in via Basile), quattro gallerie e sei viadotti; la seconda su 22,85 km con quattro svincoli (i due autostradali, via Basile e Boccadifalco), cinque gallerie e sei viadotti; la terza su 22,8 km con cinque svincoli (i due autostradali, via Basile, Monreale e Boccadifalco), altrettante gallerie e otto viadotti.
“Siamo pronti al confronto con tutti i portatori di interesse e ad approfondire le tematiche che ci proporranno associazioni, ambientalisti, sindacati e Comune di Palermo – spiega Aricò, – Riteniamo che il progetto definitivo possa prendere luce già il prossimo anno. Il governo regionale è in prima linea per migliorare la viabilità della Sicilia: vista la modifica demografica degli ultimi decenni Palermo non può non avere una nuova circonvallazione. Qualche mese fa abbiamo dato incarico ad Anas per una nuova progettazione e stanziato risorse rimaste dal Piano 2000-06, oggi siamo qui con tre ipotesi progettuali che cambieranno la viabilità non solo di tanti palermitani, ma di tutti coloro che ogni giorno si recano nel capoluogo e attraversano la città”.
Le principali difficoltà legate al passaggio in viale Regione Siciliana, aggiunge l’assessore, si legano al fatto che “oggi chi deve attraversare la circonvallazione di Palermo si trova davanti un muro, composto da tutti quei mezzi che devono attraversare la città: il nostro governo ha già stanziato il 100% delle risorse per il finanziamento del raddoppio di ponte Corleone, che è un altro asse viario di primo livello. Il rischio di un no a tutti i costi da parte di qualcuno c’è sempre, come abbiamo visto per il ponte sullo stretto”. Aricò si proietta anche oltre la costruzione della Pedemontana, evidenziando come “abbiamo fatto un primo rilievo richiedendo la costituzione di un ulteriore asse tra Sferracavallo e Carini, per far fronte a un tratto autostradale spesso completamente intasato dal traffico soprattutto nei weekend”.
Per quanto riguarda l’impatto finanziario, spiega Celia, “allo stato attuale l’opera si dovrebbe aggirare sui 2 miliardi, con differenze sensibili in base al progetto che verrà scelto: le tempistiche per la realizzazione effettiva dell’opera saranno condizionate dall’effettiva disponibilità finanziaria, la Regione ha già erogato a dicembre 2023 un finanziamento di 7,3 milioni di euro per la fase di progettazione ma le ulteriori cifre verranno stanziate solo alla conclusione del dibattito pubblico. Quest’ultimo sarà un momento fondamentale per condividere le scelte progettuali e fare in modo che ogni scelta relativa a un progetto così importante, sul piano sia dimensionale che finanziario, veda il coinvolgimento di tutti”.

– Foto: xd8/Italpress –

(ITALPRESS).

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