Un traguardo più che raggiunto: grazie all’iniziativa, infatti, in soli tre mesi sono stati raccolti 7.432 kg di rifiuti di batterie, con un risparmio complessivo di quasi 4.000 kg di CO2 (pari a quella generata in un anno da un bosco grande come 560 campi da calcio), 20.660 m3 di acqua (pari a quella presente in 8 piscine olimpioniche) e 201 GJ di energia (pari al consumo medio annuo di 12 famiglie di 4 persone).
L’iniziativa ha coinvolto 15.580 alunni, in 5 diverse aree geografiche e 20 Comuni in tutta Italia, con il prezioso supporto delle società di gestione rifiuti competenti: il Comune di Napoli con Asia Napoli S.p.A., la Provincia di Pistoia con Alia Multiutility, il Comune di Vico Equense con SuperEco s.r.l., la Provincia di Napoli con ATO Napoli 1 e infine la Provincia di Monza e Brianza con Gelsia Ambiente.
I bambini e le loro famiglie hanno potuto sperimentare l’importanza di una corretta raccolta differenziata delle pile portatili grazie anche a incontri formativi per imparare, giocando, i principi dell’economia circolare. A loro, è stata inoltre distribuita l’ormai nota “scatolina gialla” per raccogliere tutte le pile esauste che si trovano disperse in casa (come nei cassetti, ad esempio) per poi portarle a scuola. Un progetto che però non si conclude qui! Perchè Energia al Cubo ha dato il via a un processo virtuoso e grazie alla collaborazione con ASIA Napoli S.p.a., ATO Napoli 1, Gelsia Ambiente, Alia Multiutility e SuperEco, le colonnine per la raccolta posizionate nelle 77 scuole resteranno a disposizione dei bambini e delle loro famiglie anche dopo la conclusione del progetto, così da consolidare le buone pratiche di riciclo e continuare a contribuire alla tutela dell’ambiente attraverso la partecipazione attiva di ogni cittadino.
“Energia al Cubo è la dimostrazione che un sincero impegno per l’ambiente può dar vita a sinergie e azioni virtuose. Per Erion Energy informare e sensibilizzare i bambini e le loro famiglie è una priorità. Non solo perchè in Italia si raccolgono ancora troppe poche pile esauste, ma perchè crediamo che sia fondamentale dare una risposta concreta alle nuove generazioni – afferma Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy -Energia al Cubo è un progetto in cui i bambini sono sin da subito i veri protagonisti, capaci non solo di dare il buon esempio, ma anche di influenzare positivamente le abitudini del contesto familiare e sociale in cui si trovano”.
“Come Ancitel Energia e Ambiente siamo molto contenti e orgogliosi di aver preso parte a un progetto così importante e con un impatto così grande. Il lavoro svolto in questi mesi ha portato a un grandissimo risultato, che non si ferma alla sola lettura dei numeri ma racconta di coinvolgimento, di impegno e di cittadinanza attiva. Ancora troppo spesso le pile esauste vengono buttate nell’indifferenziato o tenute chiuse nei cassetti, con conseguenze ambientali importanti e pregiudicando il recupero di materie prime indispensabili allo sviluppo di settori strategici per la nostra economia. Dobbiamo invertire questa tendenza e siamo convinti che per farlo serva maggiore informazione e sensibilizzazione, a partire proprio dai più piccoli, veri portatori di buone pratiche”, afferma Giuseppe Rinaldi, Consigliere Delegato di Ancitel Energia e Ambiente. “Progetti come questo dimostrano come la scuola possa essere davvero un luogo dove imparare anche attraverso azioni concrete, che coinvolgano tanto gli studenti quanto le loro famiglie”.
I giovani studenti (77 scuole di 36 istituti) sono stati, inoltre, chiamati a sfidarsi in un concorso che ha premiato chi ha raccolto il maggior quantitativo di pile esauste. I vincitori si sono aggiudicati 13.000 euro di premi in buoni da utilizzare per l’acquisto di materiale scolastico.
L’edizione 2023 è solo l’ultima delle tappe del progetto, avviato nel 2022 per iniziativa di Erion Energy, e che toccherà presto nuove province nelle quali far crescere nuovi piccoli eroi della sostenibilità.
– foto ufficio stampa Apco Worldwide –
(ITALPRESS).