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Meloni e Papa Francesco agli Stati generali della natalità: gli interventi

Teleborsa  |
12/05/2023 09:04

(Teleborsa) - "Dobbiamo andare oltre il qui e ora. La natalità è la priorità della nostra azione, affinché l'Italia torni ad avere speranza nel futuro": queste le parole della Premier Giorgia Meloni dal palco degli Stati Generali della Natalità. "Abbiamo intitolato alla natalità un ministero, lo abbiamo collegato a famiglia e pari opportunità, non è una scelta di forma ma di sostanza. È la sintesi del programma di un governo che vuole affrontare le grandi crisi, fra cui è innegabile quella demografica. Perché i figli sono la prima pietra della costruzione di qualsiasi futuro".


"Qualcuno dirà che vogliamo uno Stato etico - ha proseguito Meloni - no: vogliamo uno Stato che accompagni e non diriga, vogliamo credere nelle persone, scommettere sugli italiani, sui giovani, sulla loro fame di futuro".

"Se le donne non avranno la possibilità di realizzare il loro desiderio di maternità senza dover rinunciare alla realizzazione professionale non è che non avranno pari opportunità, non avranno libertà. Noi vogliamo restituire agli italiani un Paese in cui essere padri e madri sia un valore socialmente riconosciuto e non un fatto privato", ha concluso Meloni che al termine del suo intervento ha stretto la mano al Papa.

La natalità e l'accoglienza "non vanno mai contrapposte perché sono due facce della stessa medaglia, ci rivelano quanta felicità c'è nella società". Lo ha detto Papa Francesco nel suo intervento agli Stati Generali della Natalità.

"Una comunità felice sviluppa naturalmente i desideri di generare e di integrare, di accogliere, mentre una società infelice si riduce a una somma di individui che cercano di difendere a tutti i costi quello che hanno", ha aggiunto il Papa chiedendo di sostenere la felicità, specialmente quella dei giovani, perché "quando siamo tristi ci difendiamo, ci chiudiamo e percepiamo tutto come una minaccia".

"In questo contesto di incertezza e fragilità, le giovani generazioni sperimentano più di tutti una sensazione di precarietà, per cui il domani sembra una montagna impossibile da scalare". Lo ha detto il Papa agli Stati generali della Natalità elencando alcuni problemi: "Difficoltà a trovare un lavoro stabile, difficoltà a mantenerlo, case dal costo proibitivo, affitti alle stelle e salari insufficienti sono problemi reali. Sono problemi che interpellano la politica, perché è sotto gli occhi di tutti che il mercato libero, senza gli indispensabili correttivi, diventa selvaggio e produce situazioni e disuguaglianze sempre più gravi".

Ieri si è alzato il sipario - all'Auditorium della Conciliazione di Roma - sulla terza edizione degli Stati Generali della Natalità, dal titolo "Sos-Tenere#quota500mila", l'evento dedicato all'analisi dello stato di salute demografico del nostro Paese, che fa i conti con il più grave calo delle nascite da 160 anni a questa parte.

"La natalità è un tema che riguarda la salute economica e sociale del Paese. Non c'entrano i valori o gli schieramenti politici, ma cosa accade nel presente e cosa accadrà nel futuro a tutti noi, nessuno escluso. Un dato su tutti: siamo al record negativo di 339 mila nascite a fronte di700 mila morti. Se non cambia qualcosa, tra qualche anno, crollerà tutto": ha detto, in apertura, il presidente della Fondazione per la Natalità Gigi De Palo.









(Foto: © Giuseppe Porzani / 123RF)

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