“Era dal 2011 che non si approvava la legge di Bilancio senza ricorrere al voto di fiducia, altro che maggioranza litigiosa – spiega -. L’anno si è aperto con l’aumento delle pensioni per milioni di italiani e proseguirà con l’aumento, a fine mese, della busta paga di milioni di lavoratori per la conferma del taglio del cuneo contributivo, ma anche all’eliminazione dell’aliquota Irpef del 25%”.
Alla domanda su cosa intendesse il premier Giorgia Meloni con la frase «Qualcuno credeva di poter dare le carte», Fazzolari risponde così: “Con noi è finita l’epoca in cui affaristi e faccendieri avevano voce in capitolo sulle questioni di governo. Ho sentito qualcuno parlare di poteri forti e grandi lobby, nulla di così serio: si tratta piuttosto di forme di accattonaggio molesto dentro i palazzi del potere. E il nostro “grazie non ci serve niente” dà molto fastidio. Non siamo arrivati al governo dopo una intera vita di militanza per scendere a patti con persone di cui non abbiamo alcuna stima”.
E sulle Regionali spiega: “La grande forza del centrodestra è sempre stato il rispetto della volontà e del sentimento popolare, questo vuol dire anche cercare il più possibile di tenere conto dei rapporti di forza tra i partiti del centrodestra, anche nella scelta dei candidati alle elezioni amministrative e Regionali. Come abbiamo fatto in passato, riusciremo a trovare un punto di equilibrio”.
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(ITALPRESS).