Primo tempo tattico, bloccato. A provarci di più è la Lazio con Castellanos che sfrutta un passaggio sbagliato di Kristensen per andare alla conclusione ma trova Mancini a murare in calcio d’angolo. La stessa sorte tocca a Lazzari che, dopo uno slalom in area, lascia andare il sinistro, ma l’esito è il medesimo. La Roma non punge, i biancocelesti non ci credono troppo e il primo tempo finisce 0-0.
La ripresa si apre senza Dybala, ma con i fuochi d’artificio. Prima con il colpo di testa di Vecino, sul quale è prodigioso il riflesso di Rui Patricio che leva letteralmente il pallone dalla porta a mano aperta, poi l’episodio che cambia il match. Cross dalla sinistra, Castellanos anticipa Huijsen, il nuovo arrivato, alla prima da titolare in giallorosso, affonda il colpo centrando la gamba l’argentino in pieno.
Rigore netto che Orsato, seppur con l’aiuto della Var, concede dopo aver rivisto le immagini al monitor. Dal dischetto va Zaccagni, palla da una parte, Rui Patricio dall’altra per la rete che sblocca il punteggio portando avanti gli uomini di Sarri. La partita, tutto d’un tratto, si accende. La Lazio avrebbe l’occasione per raddoppiare con Vecino, ma il destro dell’uruguaiano esce di poco. Mourinho prova a pescare dalla panchina inserendo Belotti ed El Shaarawy al posto di Huijsen e Bove, con quest’ultimo che uscendo dal campo viene colpito al collo da una bottiglietta lanciata dagli spalti, ma i giallorossi reagiscono solo nel finale con il sinistro di Belotti che Mandas respinge in due tempi. Troppo poco per violare la difesa della Lazio che finisce in 10 per l’espulsione di Pedro a tempo praticamente scaduto (nel finale risse e altre due espulsioni, quelle di Azmoun e Mancini), ma porta a casa una vittoria che, oltre alla supremazia cittadina, la proietta in semifinale contro la vincente di Juventus-Frosinone.
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(ITALPRESS).