“Questo esecutivo è nato per evitare il rischio dell’Italexit che era caro a Salvini, ma non la pensiamo allo stesso modo su tutto, noi non diventiamo giustizialisti”, ha poi aggiunto Renzi riguardo alla prescrizione.
In merito alle novità introdotte con l’accordo tra Pd, M5S e Leu sul tema ha commentato: “E’ un compromesso e un passo avanti, ma le complessità tecniche rendono l’argomento molto difficile da affrontare. La prescrizione è solo un pezzo del problema, sulla giustizia servono risorse e un lavoro serio, non demagogia e bandierine”. Se dovesse esserci la rottura nel Governo sulla prescrizione si parla dell’ipotesi di un appoggio esterno di Italia Viva. “Vorrebbe dire che facciamo dimettere i nostri due ministri e un sottosegretario, ma penso che stiano lavorando bene – ha spiegato Renzi -. Abbiamo queste tre postazioni e non vogliamo lasciarle. Se il presidente del Consiglio vuole che le lasciamo ce lo dirà e ci mettiamo un quarto d’ora a lasciarle. Se vogliono drammatizzare, facciano pure. Ma quello che noi vogliamo fare è dare una mano al governo, se ce lo fanno fare. Ma sulla giustizia noi non ci stiamo. Se qualcun altro, per mantenere una poltrona, è disponibile a diventare socio della piattaforma Rousseau, faccia pure, ma noi siamo un’altra roba. Spero che non drammatizzino e prevalga il buonsenso”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).