Videocittà sarà “una festa magnifica di condivisione e aperta a tutti, in un luogo che fino a poco tempo fa era abbandonato e che ora vive due volte, grazie alle immagini in movimento”, ha detto Rutelli. “Grazie a Eni, che ha avuto la responsabilità di bonificare, riaprire e investire su un sito che invece era arrugginito e abbandonato, si torna a parlare di futuro”, ha aggiunto.
Fulcro dell’evento è l’installazione che “ci dà l’opportunità di entrare dentro il Gazometro e vivere un’esperienza immersiva, una cosa che nessuno ha mai provato. Questo è il Gazometro più alto d’Europa, un’icona, però non è mai stato aperto al pubblico. E’ un’installazione realizzata da uno studio di arti applicate digitali e multimediali di Modena, che è un’eccellenza italiana: un lavoro in sinergia, grazie ad Eni che ci ha accolto e ci ha permesso di poterlo fare”, ha detto Francesco Dobrovich, direttore creativo di Videocittà.
Il titolo dell’installazione si ispira al “Somnium” di Giovanni Keplero, che viene considerata la prima opera letteraria di fantascienza: un racconto in cui il lettore, insieme al protagonista, si ritrova sulla Luna e guarda la Terra con occhi diversi, grazie a un nuovo punto di vista sull’universo, e che si basa sull’idea che un cambio di prospettiva sia necessario ad abbattere vecchie convinzioni e avviare la transizione verso una nuova percezione della realtà.
La sfera, del diametro di 20 metri e proiettata a 360 gradi sulla sua superficie, fluttua all’interno della struttura cilindrica del Gazometro e sarà visibile da gran parte del territorio urbano per tutta la durata del festival, catturando l’attenzione del pubblico da ogni possibile punto di osservazione.
I visitatori del festival avranno l’opportunità di vivere un’esperienza immersiva unica e di apprezzare sotto una luce nuova l’ex sito industriale di Roma Ostiense, in cui l’opera diventa protagonista di un percorso altamente emozionale grazie anche a un importante lavoro di sound e light design.
– foto xi2/Italpress –
(ITALPRESS).