Per gli autori del rapporto, questo bilancio è imputabile “a un importante cambiamento di attitudine dei talebani di fronte alla stampa, oltre che a un amento generale dell’insicurezza e dell’instabilità del Paese”. Il numero di violenze nei confronti dei reporter, con oltre cento casi registrati, è aumentato del 38 per cento in rapporto al 2015. La metà è imputabile a rappresentanti delle autorità. In ogni caso i talebani, responsabili da soli del 20 oper cento delle violenze, sono anche i più cruenti: su tredici giornalisti e membri di organizzazioni della stampa uccisi nel 2016, dieci sono stati freddati da insorti, durante offensive estese all’insieme delle province afgane.
Uno scooterista avrebbe preso in pieno i cordoli che delimitano la corsia degli autobus, scivolando a terra ferendosi. ...