Da dodici prelievi su ventiquattro di Goletta Verde emerge l’inquinamento causato dai reflui non trattati. Dal Cipe 1,1 mld per gli impianti, ma i sindaci non aprono i cantieri
PALERMO – In Sicilia ci sono gli eterni cantieri delle autostrade, e poi ci sono quei cantieri che non sono mai nemmeno sorti. Per la costruzione dei depuratori siciliani il Cipe, nel 2012, ha stanziato circa un miliardo di euro, ma, ad oggi, a distanza di circa un anno dall’ultima condanna della Corte di Giustizia europea per inadempienza sulla Direttiva 271 del 1991 relativa all’adeguamento del trattamento reflui urbani, non c’è ancora niente di nuovo.
L’ulteriore proroga per procedere agli atti giuridicamente vincolanti – spostata da giugno al 31 dicembre – non lascia molte speranza sulla spesa in tempo utile dei fondi, mentre prende forma concreta il rischio delle sanzioni europee che gravano su oltre cinquanta comuni isolani. A bloccare la spesa delle amministrazioni locali ci sarebbero anche i vincoli dovuti al patto di stabilità. (
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