La Bce taglia i tassi costo denaro allo 0,15% - QdS

La Bce taglia i tassi costo denaro allo 0,15%

La Bce taglia i tassi costo denaro allo 0,15%

venerdì 06 Giugno 2014

Mario Draghi: “Ripresa moderata, crescita resta al ribasso”. Reazioni positive

FRANCOFORTE – Il costo del denaro scende ancora, a un nuovo minimo storico. La Bce ha deciso di tagliare il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali allo 0,15% dal precedente 0,25%. La ripresa, spiega il presidente della Bce Mario Draghi, “resta moderata” e i rischi sulla crescita “restano al ribasso”. A pesare è, soprattutto, “una domanda interna più debole del previsto”. Per il numero uno della Banca Centrale Europea i tassi “resteranno a questo livello” o più bassi a lungo”. Misure che, spiega Draghi, ci aspettiamo portino “l’inflazione vicina al 2% nel medio termine”.
La Bce ha rivisto poi le proprie proiezioni macroeconomiche per il prossimo triennio. La crescita 2014 dell’Eurozona è stata rivista al ribasso all’1%, mentre quella per il prossimo anno è stata rivista al rialzo all’1,7%. Per il 2016 gli analisti dell’Eurotower prevedono una crescita dell’1,8%. I governi dell’Area Euro, aggiunge, “devono continuare a spingere sulle politiche fiscali e sulle riforme strutturali”.
Dopo una “profonda e prolungata discussione” il Consiglio Bce ha raggiunto l’unanimità sulle decisioni prese oggi. Tutti d’accordo alla fine anche sull’ipotesi di utilizzare “ulteriori misure non convenzionali” se l’inflazione restasse troppo bassa a lungo. Draghi esclude anche che ci siano “segnali di deflazione” all’orizzonte. “Non vediamo famiglie che rimandano acquisti o altri aspetti di questo fenomeno” assicura.
Il taglio arriva dopo sette mesi di ‘blocco’. L’ultimo intervento risale allo scorso 7 novembre quando la Banca centrale europea era intervenuta con una riduzione di 25 punti portando il tasso dallo 0,50% allo 0,25%.
Quello di ieri è il sesto taglio consecutivo, a partire dal settembre 2011, ma anche il quinto della presidenza Draghi.
La decisione di tagliare i tassi avrà degli effetti diretti sulle famiglie che hanno acceso un mutuo a tasso variabile. Il Codacons calcola un risparmio, che dovrebbe andare dai 72 euro all’anno per chi ha un mutuo da 100mila euro a 30 anni, fino ai 96 euro per un mutuo da 150mila euro a 25 anni. Considerato che solo il 2% della famiglie italiane ha attivato mutui, direttamente legati al tasso Bce, per tutti gli altri occorrerà aspettare che il taglio, deciso da Draghi, venga “adottato’’ sui tassi praticati dalle banche.
Le reazioni. Il Fmi plaude all’azione della Bce. ”Diamo il benvenuto” alle mosse della Bce e ”siamo incoraggiati dal fatto che” il presidente Mario Draghi, ”abbia detto che la Bce è pronta a fare di più se ce ne sarà bisogno”, ha affermato il portavoce del Fmi, Gerry Rice.
"La Bce non c’entra nulla, parliamo del presidente della Commissione e del Consiglio europeo e dell’Alto rappresentante della politica estera. Se c’è una cosa che non c’entra è la Bce che ha un mandato ancora per 5 anni e credo ci sia un consenso molto forte rispetto all’azione che sta mettendo in atto", ha detto Matteo Renzi al termine del G7.
“La Bce è indipendente quindi non commento le decisioni che prende, noi possiamo solo affrontare le conseguenze", ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel, anch’ella al termine del G7.

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