Sicilia e-servizi, Crocetta e Ingroia nel registro degli indagati - QdS

Sicilia e-servizi, Crocetta e Ingroia nel registro degli indagati

Sicilia e-servizi, Crocetta e Ingroia nel registro degli indagati

mercoledì 18 Marzo 2015

All’Ars nuovo cambio casacca: Gennuso lascia Pds-Mpa e il gruppo scompare. Per la Procura di Palermo ipotesi di abuso di ufficio

PALERMO – Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e l’ex magistrato, Antonio Ingroia, sono stati iscritti nel registro degli indagati della Procura di Palermo per l’ipotesi di abuso d’ufficio in relazione alla vicenda che vede protagonista la società partecipata regionale “Sicilia e-servizi”, che si occupa della informatizzazione dell’amministrazione. L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto dopo che il Gip, nei giorni scorsi, aveva respinto la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura. Il procedimento riguarda assunzioni che sarebbero state effettuate in violazione delle norme che bloccano le immissioni in servizio nella pubblica amministrazione.
Lo scorso 9 marzo, il Gip Lorenzo Matassa aveva rigettato la richiesta di archiviazione “contro ignoti” e aveva ordinato alla Procura di indagare i presunti responsabili, in base a un rapporto presentato dalla Guardia di finanza. Il Gip ha rifiutato di archiviare anche le posizioni di Mariano Pisciotta, rappresentante dell’organismo di controllo di Sicilia e-servizi, degli assessori regionali in carica all’epoca dei fatti, nel dicembre 2013. L’accusa muove dalla stipula di contratti con 75 dipendenti della Sisev, società privata satellite dell’azienda pubblica,  in violazione delle regole che prevedono le immissioni in servizio nel pubblico e il blocco in questo settore, disposto per ragioni di spending review. L’operazione fu portata a termine dopo un parere dell’Avvocatura dello Stato, che secondo la Guardia di Finanza non era vincolante, e che venne recepito dalla giunta regionale con la delibera 6 del 2014.  Inoltre l’ipotesi, già formulata dai magistrati contabili, è quella di avere arrecato un ingiusto vantaggio, anche patrimoniale, a soggetti che, senza la violazione di legge, non avrebbero ricevuto il denaro.
La Procura di Palermo, il 28 luglio scorso aveva chiesto di archiviare il procedimento trattando il fascicolo come “ignoti”. Il Gip Matassa aveva però obiettato che “non possono dirsi ignoti coloro che sono stati compiutamente identificati dalla polizia giudiziaria, nella nota depositata il 14 aprile 2014”.
Sul fronte dei lavori parlamentari a Palazzo dei Normanni ieri pomeriggio si è tenuta la seduta d’Aula ancora con una serie di interventi su vari motivi e non si è parlato di documenti finanziari, con la fine dell’esercizio provvisorio dietro la porta. Cambio di casacca per Pippo Gennuso che ha comunicato il suo passaggio al gruppo Grande Sud-Pid-Cp. Lascia il Pds-Mpa al quale aveva aderito dopo il suo recente ritorno in Assemblea. Adesso la formazione autonomista creata dall’ex governatore Raffaele Lombardo, sarà sottoposta alle valutazioni del Consiglio di presidenza poiché il numero dei componenti è al di sotto della soglia minima prevista per la sussistenza di un gruppo.
 
Infine non ha avuto alcun effetto benefico l’incontro che il Presidente della Regione ha avuto ieri pomeriggio con le organizzazioni sindacali per cercare di scongiurare lo sciopero che si terrà il prossimo 20 marzo che resta così confermato. In una nota la Fp Cgil scrive: “Se da un lato è vero che Crocetta continua a dichiarare disponibilità a discutere su tutti i temi posti dal sindacato, dall’altro è altrettanto vero che gli atti fin qui posti in essere con le bozze legislative dimostrano il contrario”.

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