Le riunioni di Riscossione Sicilia da adesso viaggiano sul web - QdS

Le riunioni di Riscossione Sicilia da adesso viaggiano sul web

Le riunioni di Riscossione Sicilia da adesso viaggiano sul web

giovedì 19 Novembre 2015

Il Consiglio annuncia la trasmissione streaming delle sedute di gare d’appalto e aste dei beni pignorati. Il presidente Antonio Fiumefreddo: “Essere trasparenti significa agire in concreto”

PALERMO – La riunione del Consiglio d’amministrazione viaggia sul web: è questa la nuova frontiera della trasparenza voluta da Riscossione Sicilia, la società che riscuote i tributi nell’Isola, che annuncia la trasmissione in streaming anche delle sedute delle gare d’appalto e delle aste dei beni pignorati.
“Visto l’interesse dei cittadini per l’attività di riscossione dei tributi – afferma il presidente Antonio Fiumefreddo – le sedute del Consiglio d’Amministrazione di Riscossione Sicilia saranno videoregistrate per essere trasmesse in streaming sul sito aziendale con possibilità di accesso a tutti i cittadini. Renderemo pubbliche anche le aste dei beni sottoposti a pignoramento e delle sedute per l’affidamento degli appalti a società esterne per dare conto ai cittadini di come vengano spesi i soldi da parte di amministratori pagati con denaro pubblico. Si tratta di un servizio reso ai cittadini e di un impegno di coerenza anche verso i dipendenti e le organizzazioni sindacali: ciascuno di noi, nel rispetto del proprio ruolo, deve operare come se fosse in una pubblica piazza”. 
Nella disposizione di servizio a firma del Presidente è scritto: “Da questo momento tutte le procedure di evidenza pubblica, per l’acquisizione di beni e servizi, dovranno celebrarsi con l’ausilio della videoripresa per essere trasmesse in streaming sul sito aziendale; la stessa disposizione varrà per le aste relative alla vendita dei beni mobili (autovetture e navigli) sottoposti a sequestro in esito alle procedure esecutive”.
“Si tratta, sarà bene precisarlo” – aggiunge Fiumefreddo – “di una misura che possiamo assumere grazie all’elevata professionalità del nostro personale, e proprio perché si può assolutamente confidare nella trasparenza della condotta dei dipendenti, senza cui non sarebbe stato possibile procedere a questo salto di qualità; è un premio che riceviamo dalla loro correttezza. Essere trasparenti, senza riempirsene la bocca, significa agire in concreto, e significa operare come se i nostri uffici si trovassero in piazza, sotto lo sguardo di tutti e soprattutto sotto l’osservazione dei cittadini, che così potranno conoscere come operano i loro rappresentanti e le aziende che gestiscono il denaro pubblico, appunto il denaro di tutti. Auspico anzi che possiamo rappresentare nel Paese un avamposto, traducendo nell’agire quotidiano quei valori di buona amministrazione e terzietà che devono caratterizzare le istituzioni”.

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