Le città dell’Isola si trovano in fondo alla classifica. Trapani maglia nera
PALERMO – Belluno è la capitale d’Italia per qualità della vita. Questo è il responso dell’indagine annuale curata dal Dipartimento di statistiche economiche dell’Università La Sapienza di Roma, con il supporto di Cattolica assicurazioni e pubblicata dal quotidiano nazionale Il Sole 24 Ore, sulle 110 province italiane.
Ai vertici della classifica, dunque, troviamo le città del territorio alpino, luoghi in cui i parametri di sicurezza, benessere e istruzione rivelano un’elevata qualità di vita.
L’indagine è stata realizzata tenendo conto della ricchezza e dei consumi consumi, insieme a lavoro, ambiente e servizi, densità demografica, giustizia e sicurezza e cultura. Tuttavia, da quest’anno, sono stati presi in esame parametri nuovi come acquisti online, gap retributivo di genere, spesa in farmaci, consumo di suolo, anni di studio degli over 25 e indice della litigiosità nei tribunali.
Salta subito all’attenzione il divario che è andato progressivamente a delinearsi tra Nord e Sud. Infatti, se ai primi posti troviamo piccoli centri di montagna, per trovare una città del Sud del Paese dobbiamo scorrere molto la classifica, arrivando nella seconda metà di questa.
La prima città siciliana in classifica è Ragusa, all’80esimo posto: parametri come demografia, ambiente e servizi sono molto elevati nella provincia garantendo, così, una maggiore vivibilità rispetto alle altre province dell’Isola. Seguono Enna (84), Siracusa (88), Caltanissetta (92), Catania (93), Agrigento (96) e Palermo (97).
Ma la maglia nera spetta alla provincia di Trapani che, sulle 110 province italiane, si posiziona tra le ultimissime, al 99esimo posto. I punti assegnati dall’indagine effettuata a questa provincia sono molto bassi, soprattutto al livello di giustizia e sicurezza (solo 298 punti sono stati assegnati a Trapani, mentre la città prima in classifica ne può vantare 615), ma anche in ambito di investimenti per la cultura, tempo libero (307 punti), ricchezza e consumi (392 punti).
Pessimi risultati anche per le grandi aree urbane, con Milano che scende dalla seconda alla ottava posizione. Roma, che ne perde undici, è ora ventiquattresima. Torino perde cinque posti ed è quarantesima. Crolla di ben 21 posizioni Genova, che è ora 48sima.
Ultima in classifica Caserta.
