Vegana: "Mamma, niente ragù o ti accoltello" - QdS

Vegana: “Mamma, niente ragù o ti accoltello”

Vegana: “Mamma, niente ragù o ti accoltello”

sabato 07 Aprile 2018

A Modena una donna di 47 anni è stata denunciata dalla madre, di 68. Quest'ultima era stata minacciata perché continuava a cucinare piatti con la carne. La figlia era tornata a vivere dalla madre perché disoccupata, ma, abbracciato il veganismo, era infastidita persino dall'odore del ragù di carne.Il caso sarà adesso esaminato dal giudice di pace
 

Sta facendo molto discutere un caso finito davanti al Giudice di pace di Modena: una donna di 47 anni, vegana,è stata infatti denunciata dalla propria madre, di 68, dopo le minacce subite perché continuava a cucinare piatti con la carne.
 
La figlia era tornata a vivere dalla madre perché disoccupata, ma, abbracciato il veganismo, era infastidita persino dall’odore del ragù di carne, tanto da aver preso in mano un coltello e aver gridato alla madre: "Smettila o te lo pianto nella pancia!".
 
Gli inquirenti hanno considerato il reato tra le fattispecie della minaccia semplice e il caso, come detto, è finito sulla scrivania del giudice di pace.
 
A giugno ci sarà una nuova udienza in cui ci sarà un tentativo di conciliazione.
 
Il veganismo, spiega Wikipedia, è un movimento animalista che propone l’adozione di uno stile di vita proprio di una società basata idealmente su risorse non provenienti dal mondo animale.
 
La parola veganismo è la trasposizione nella lingua italiana della parola veganism nella lingua inglese, derivante dal termine vegan, nome che assunsero gli aderenti alla prima associazione vegana, fondata in Inghilterra nel 1944.
Già dagli inizi del XX secolo l’abitudine al consumo di prodotti lattiero-caseari era stata oggetto di forti dibattiti all’interno del movimento vegetariano. Nell’agosto del 1944 Elsie Shrigley e Donald Watson, due membri della Vegetarian Society, pensarono che fosse necessario formare un coordinamento di "vegetariani non consumatori di latticini", nonostante l’opposizione di eminenti vegetariani che rifiutavano l’idea di un vegetarianismo completamente privo di prodotti animali. Nel novembre dello stesso anno Watson organizzò a Londra una riunione di sei "vegetariani non consumatori di latticini", in cui venne deciso di costituire una nuova società, la Vegan Society, di cui Watson stesso fu eletto presidente, e di adottare come definizione il termine vegan, contrazione di vegetarian.
 
Nel linguaggio corrente il veganismo viene usualmente inteso come una forma di dieta a base vegetale. Si tratta di una definizione limitativa, perché quella alimentare è solo una delle dimensioni in cui si manifesta lo stile di vita vegano. Un termine alternativo per riferirsi alla sola pratica alimentare a base esclusivamente vegetale è vegetalismo.
 
La dieta vegetaliana può essere adottata anche al di fuori del veganismo per motivazioni terapeutiche, igieniste, religiose o spirituali, e pur essendo un aspetto fondamentale dello stile di vita vegano, non lo esaurisce. Quest’ultimo, come illustra anche la definizione delle Vegan Society, è uno stile di vita che evita lo sfruttamento degli animali in ogni ambito: non solo quello dell’alimentazione, ma anche dell’abbigliamento (per es. evitando capi in pelle), del tempo libero (per es. evitando spettacoli in cui vengono utilizzati animali) ecc.

Il veganismo è dettato da principi etici di rispetto per la vita animale, è basato sul pensiero antispecista e su una particolare visione non-violenta della vita, come esemplificato nella posizione di Gary L. Francione e altri filosofi.
 
Il veganismo può essere considerato la prassi della teoria antispecista e comporta il rifiuto di dedicarsi, partecipare e sostenere attività che implicano l’uccisione o l’utilizzo degli animali, che dai vegani è sempre indicato come sfruttamento.
 
 

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