Un grosso passo avanti verso la riforma del settore: definiti i requisiti per accedere al Piano regionale per l’offerta formativa. Non saranno finanziati gli enti non in grado di produrre il Durc, sarà istituito un albo unico ad esaurimento
PALERMO – “Quella di oggi rappresenta una svolta importante nel settore della formazione professionale in Sicilia. Un grosso passo avanti verso la definitiva riforma del settore”. Lo ha detto l’assessore regionale per l’Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, dopo la definizione dell’accordo quadro siglato giovedì con Cgil, Cisl e le rispettive federazioni di categoria.
L’accordo definisce i requisiti per accedere al Piano Regionale per l’Offerta Formativa (Prof). Tra i punti cardine del documento: blocco delle assunzioni e parametro unico, fondo di garanzia e albo unico, mobilità e accreditamenti.
In particolare, l’accordo prevede, già a partire dall’avvio del Prof 2011, che non saranno finanziati gli enti di formazione che non siano in grado di produrre il Durc, non abbiano accantonato il Tfr e non osservino il contratto nazionale sulla Formazione.
L’articolo 3 dell’accordo prevede che il governo prepari un ddl con richiesta di corsia preferenziale all’Ars per raggiungere, tra gli altri, questi obiettivi: incremento della dotazione del Fondo di garanzia, l’istituzione di un albo unico ad esaurimento nel quale dovranno essere iscritti tutti i dipendenti degli enti assunti a tempo indeterminato entro il 31 dicembre del 2008, la creazione di un fondo di incentivazione per i lavoratori dimissionari o in mobilità.
Secondo l’intesa perfezionata giovedì, infatti, tra le altre cose, sono previsti interventi per fare in modo che i lavoratori in mobilità possano occupare i posti lasciati vuoti dai dimissionari. I lavoratori che, invece, saranno in esubero saranno impegnati in attività di riqualificazione, mentre per le nuove assunzioni gli enti dovranno comunque utilizzare i soggetti dell’albo unico.
Intanto nei giorni scorsi la Uil Scuola aveva deciso di mettere in campo un’iniziativa abbastanza singolare: una petizione per sostenere la riforma del settore e l’istituzione del ruolo unico ad esaurimento dei lavoratori della formazione professionale con capitolo di spesa dedicato. Nello specifico era stato elaborato un articolato di norme, ruolo unico compreso, per il loro inserimento nella finanziaria 2011 alternativo a quello del governo.
“Facciamo in modo – ha detto la Uil Scuola Sicilia – che l’emergenza stipendi non abbia più a ripetersi e lavoriamo per costruire un settore riformato all’insegna della trasparenza e della legalità”.
Tra i nuovi requisiti obbligatori per l’accreditamento viene inserita la prassi dell’invio mensile delle quietanze per le spettanze del personale. La chiusura delle rendicontazioni, poi, dovrà essere richiesta non oltre l’avvio del successivo Piano formativo, che in alcuni casi, secondo il tipo di formazione, potrà essere triennale. Ogni piano sarà stilato dopo appositi incontri tra amministrazione e sindacati.
Per l’anno in corso si farà riferimento a risorse del Fondo sociale europeo e fondi nazionali. Per le anualità successive, si farà ricorso alle risorse Fse, ad integrazione della spesa dedicata al piano di formazione professionale con risorse regionali.