Ambiente. Importanti risorse scarsa valorizzazione.
Lentezza. I Comuni dovrebbero inoltrare al Governo eventuali proposte di aggiornamento dei perimetri dei Siti di importanza comunitaria e delle Zone di protezione speciale.
Verifiche. L’abusivismo edilizio resta un fenomeno difficile da affrontare. Sono indispensabili controlli costanti per preservare le poche aree rimaste libere da costruzioni di vario genere.
PALERMO – A distanza di un anno, per le coste siciliane – da sempre in lotta contro il dilagante fenomeno dell’abusivismo e della cementificazione selvaggia – nulla sembra essere cambiato, né in positivo né in negativo. Nessuno scempio evidente da un lato ma nemmeno il contrario, dal momento che nessuno dei tratti di costa in condizioni di pregio naturalistico o di interesse urbanistico tra quelli privi di tutela è stato sottoposto a protezione.
L’unica novità è la nota prot. 14298 del 15/03/2011 dell’assessorato del Territorio e ambiente con cui si è chiesto ai Comuni della Sicilia di avanzare eventuali proposte di aggiornamento dei perimetri dei Sic e Zps ricadenti nei rispettivi territori. Su questo versante, però, il silenzio è stato assordante. (
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