Famiglia, torna il bonus bebè - QdS

Famiglia, torna il bonus bebè

Famiglia, torna il bonus bebè

venerdì 09 Settembre 2011

L’indicatore Isee del nucleo familiare richiedente non deve superare i 5.000 euro

CATANIA – In applicazione dell’articolo 6, comma 5 della legge regionale n. 10 del 31 luglio 2003, al fine di garantire, promuovere la riduzione ed il superamento degli ostacoli di ordine economico alla procreazione per le famiglie meno abbienti, il Dipartimento regionale famiglia e politiche sociali della Sicilia, nei limiti dello stanziamento disponibile pari a 1 milione e 800 mila euro, è autorizzato ad erogare un Bonus di 1.000 euro per ogni nascituro, attraverso i Comuni, sulla base di parametri reddituali predeterminati.
Il decreto assessoriale di attuazione per il 2011 è stato approvato lo scorso 5 agosto e contiene, criteri modalità di erogazione del bonus e modello dell’istanza.
“A differenza degli anni precedenti – sottolinea l’assessore alla Famiglia, Andrea Piraino – quando potevano fruire del bonus i nati dei primi tre mesi dell’anno, adesso potranno beneficiarne i nuovi nati di tutti i dodici mesi”.
 Infatti, al fine di ottimizzare i criteri di assegnazione del beneficio e distribuire equamente nell’arco di tutto l’anno la somma, si è provveduto a ripartirla in tre tranche da seicentomila euro con riferimento ai quadrimestri: gennaio/aprile; maggio/agosto; settembre/dicembre 2011.
L’Assessorato Regionale Famiglia procederà quindi alla stesura di tre graduatorie, sulla base delle istanze pervenute ai comuni di residenza, e saranno dunque 600 le famiglie che per ciascun quadrimestre potranno avvalersi del bonus. Le scadenze per la presentazione delle istanze non sono inserite nel bando, ma i comuni ne daranno notizia nel proprio sito. Solo per i nati nel primo quadrimestre l’Assessorato ha indicato il prossimo 10 settembre quale termine di scadenza per la presentazione della domanda, però attenzione i comuni hanno facoltà di anticiparla.
Requisiti per richiedere il bonus sono: nascita del bambino nel territorio della Regione siciliana; cittadinanza italiana o comunitaria ovvero, in caso di soggetto extracomunitario il possesso del permesso di soggiorno; residenza nel territorio della Regione siciliana al momento del parto o dell’adozione; i soggetti in possesso di permesso di soggiorno devono essere residenti nel territorio della Regione siciliana da almeno dodici mesi al momento del parto; l’indicatore Isee del nucleo familiare del richiedente non superiore a 5 mila euro. Nel caso di situazioni ex aequo sarà data precedenza al nucleo familiare più numeroso e, in situazione di ancora parità, all’ordine cronologico delle nascite.
Alla determinazione dell’Isee concorrono tutti i componenti del nucleo familiare, per una corretta dichiarazione è dunque importante individuarne correttamente i componenti ed il reddito per non incorrere nel reato di false dichiarazioni con conseguenze penali ed obbligo di ritornare quanto indebitamente ricevuto. È di questi giorni la richiesta ad 8.000 famiglie da parte dello Stato della restituzione del bonus bebè di 1.000 euro relativo al 2005 per  aver riscontrato in sede di controllo che il reddito del nucleo familiare superava quello previsto dalla legge e quindi era non veritiera la certificazione Isee.
Collegandovi al sito veroconsumo.it potrete scaricare il modello della domanda.
 

 
Nel nucleo familiare sono incluse le persone a carico a fini Irpef
 
Quasi sempre il nucleo familiare è quello risultante dallo stato di famiglia: dichiarante, coniuge, figli minori del dichiarante e/o del coniuge, e le altre persone in esso presenti. Si aggiungono le persone, fuori stato di famiglia, ma a carico ai fini Irpef del dichiarante o del coniuge o di altra persona presente nello stato di famiglia. Vi sono altre eccezioni per cui, in presenza di situazioni particolari, occorre leggere attentamente le istruzioni al modello Isee. Ad esempio: – la persona a carico ai fini Irpef di più soggetti, farà parte del nucleo del soggetto di cui risulta convivente. Se non convive con alcuno di essi si farà riferimento al soggetto tenuto agli alimenti nell’ordine di cui all’articolo 433 c.c. In presenza di più soggetti obbligati di pari grado il nucleo sarà quello della persona tenuta a maggiore alimenti; – il coniuge con diversa residenza va sempre considerato, tranne se da procedimento giudiziario o amministrativo risulti separato, divorziato, privato della potestà sui figli o che abbia abbandonato il coniuge; – i minori inclusi nello stato di famiglia, ma affidati a terzi con provvedimento del giudice fanno parte del nucleo della persona affidataria.

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