Eolico, una timida ripresa in Sicilia - QdS

Eolico, una timida ripresa in Sicilia

Eolico, una timida ripresa in Sicilia

martedì 09 Giugno 2015

In Gurs l’autorizzazione alla costruzione di un impianto da 10 MW nei pressi di Mazzarino, in provincia di Caltanissetta. Diversi i provvedimenti bocciati: ben quattro le richieste di Autorizzazione unica rispedite al mittente

PALERMO – Torna l’eolico in Sicilia. La furente battaglia politica dello scorso anno lanciata dal Partito democratico e accolta successivamente da Crocetta, che aveva stabilito il blocco delle conferenze di servizio, era stata successivamente affossata dall’accoglimento al Tar del ricorso presentato da un’azienda per l’installazione di tre parchi eolici. Una sentenza che aveva annullato la delibera di sospensione e i decreti firmati nel 2013 dall’ex assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino. Da qualche mese a questa parte, com’era prevedibile, le pale eoliche sono tornate e, infatti, di recente è stato approvato un nuovo parco nei pressi di Mazzarino.
La più importante fonte rinnovabile di Sicilia – la fonte eoliche è di gran lunga la prima tra le green isolane per produzione – è stata al centro di scandali e corruzione, ma anche di un dibattito politico aspro e relativo all’effettiva utilità di avere tanti parchi eolici e una rete regionale non sempre in grado di sostenerne la produzione, una situazione che dovrebbe essere sanata quando sarà operativo l’elettrodotto Sorgente Rizziconi.
A documentare il nuovo attivismo della Regione in materia di conferenze di servizio è stata la Gurs che nelle ultime settimane ha contenuto diversi provvedimenti in materia di fattorie eoliche. Con decreto n. 255 del 4 maggio 2015, il dirigente del servizio 3 – Autorizzazioni e concessioni del Dipartimento regionale dell’energia ha dichiarato “la decadenza della Società Eolica Selvaggio a r.l. al rilascio dall’autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio di un impianto eolico nel comune di Marsala (Tp) località Selvaggio, da 10 kWp comprese le opere connesse e delle infrastrutture indispensabili all’esercizio dello stesso”.
È andata male anche alla società Erfiri che ha visto il mancato accoglimento dell’istanza relativa al rilascio dell’autorizzazione per la realizzazione di un impianto eolico nel comune di Mazara del Vallo. Il procedimento in questione è il decreto n. 256 del 4 maggio 2015, che ha di fatto bloccato la realizzazione dell’impianto denominato “Iudeo” nel comune di Mazara del Vallo (TP) località Madderia Vecchia, da 8 Mwp. Risalgono invece alla fine di marzo altri due provvedimenti che bloccano e archiviano le pratiche relative all’istanza avanzata dalla società Hergo Wind di Milano finalizzata al rilascio di autorizzazione unica  per la realizzazione e gestione di un impianto eolico della potenza nominale di MW 80,00, da realizzarsi nel comune di Monreale (Pa) e della società Asja Ambiente Italia di Torino per la realizzazione e gestione di un impianto eolico nel comune di Palazzo Adriano (Pa).
Diverso, invece, il destino di un parco eolico per la produzione di energia elettrica nel comune di Mazzarino presentato dalla Solarwind 2. L’assessore regionale per il Territorio e l’ambiente, con decreto n. 129/Gab del 24 aprile 2015, ha autorizzato “il progetto per la costruzione e l’esercizio di un parco eolico per la produzione di energia elettrica mediante lo sfruttamento del vento, con n. 5 turbine della potenza complessiva di 10 MW e delle opere connesse da realizzarsi nel comune di Mazzarino (CL), nelle località c.da Alzacuda e Monte Salveria”.
Anche a febbraio due società di Pachino, la Greenco e Sira eolica, avevano richiesto all’assessorato regionale all’Energia un’istanza di autorizzazione per costruire alcuni impianti eolici tra Pachino e Portopalo di Capo Passero (Sr). Negativo il parere per la prima delle due – impianto da 10 Mw – mentre per conoscere l’esito della seconda richiesta – impianto da 80 Mw – si attende ancora il decreto dell’assessorato che non arriverà prima di sei mesi visto che la conferenza di servizio ha rinviato tutto di 180 giorni.

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