Per non rinunciare a un convegno su Ruggero II che si svolge a Cefalù (Palermo), una storica francese ha accettato di sottoporsi al rientro a una quarantena di due settimane.
E’la scelta di Annick Peters-Custot dell’università di Nantes che era stata invitata a presentare al convegno di Cefalù una relazione sul carattere imperiale del regno di Ruggero.
L’università francese le aveva chiesto di cancellare l’impegno, in caso contrario, al rientro, le sarebbero state imposte le stesse misure di cautela che la Francia adotta nei confronti di chi provenga dalla Cina e dalla Corea del Sud.
Non è servita la spiegazione di Peters-Custot che in Sicilia non ci sono focolai di coronavirus e non si corrono rischi di contagio. “Ma evidentemente – ha detto – nel mio Paese non tengono presenti questi fattori e non fanno alcuna distinzione tra la Sicilia e una regione del Nord come, per esempio, la Lombardia”.
Annick Peters-Custot, a lungo applaudita dal pubblico, ha deciso di venire ugualmente e andare in quarantena per mantenere il suo impegno con la comunità scientifica e gli organizzatori dell’incontro.