Unioncamere: nell’Isola primato nazionale per numero di supermercati attivi (poco più di 2.500 con 16 mila addetti). Solo nella nostra regione coinvolti poco meno di 40 mila lavoratori, circa 560 mila complessivamente in Italia
PALERMO – Sono circa 300 mila le attività del commercio alimentare e farmaceutico che continuano a rimanere aperte in base ai decreti del Governo anti-coronavirus e oltre 560 mila i lavoratori impiegati in tali attività. Secondo i dati diffusi da Unioncamere, il grosso delle unità attive attiene al commercio al dettaglio di generi alimentari, complessivamente con 232.197 centri attivi e 467.805 lavoratori impiegati, d’altra parte si contano 46.792 farmacie, parafarmacie e rivenditori di articoli igienico-sanitari con 95.752 lavoratori.
Sempre riferendoci al contesto nazionale, buona parte delle unità operanti nel settore alimentare è rappresentata da unità dedite al commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (136.300) e dai minimarket (70.081), seguiti a distanza dai supermercati (21.101); mentre una quota minoritaria è rappresentata dagli ipermercati (911), discount alimentari (1.716) e commercio al dettaglio di prodotti surgelati (2.088).
La Campania è la regione con il numero più elevato di unità operanti nel commercio alimentare (33.319, con 37.272 addetti): vanta la maggior rete a livello nazionale di piccoli esercizi commerciali al dettaglio (oltre 19 mila), di minimarket (quasi 11 mila) e di negozi di prodotti surgelati (633). A seguire troviamo Lombardia (25.248, con 82.657 lavoratori), con esercizi di “taglia maggiore”: infatti, questa regione vanta il maggior numero di ipermercati attivi nel Paese (212 con circa 23 mila dipendenti), ai quali si affiancano 2.100 supermercati, in cui lavorano 38 mila persone; ad ogni modo, non mancano i negozi di vicinato (quasi 15 mila quelli presenti sul territorio con 12 mila dipendenti).
Ampia la disponibilità di esercizi commerciali dedicati al cibo e alle bevande anche nel Lazio (24.359, con 44.807 soggetti impiegati): in questa regione, si concentra il maggior numero di discount a livello nazionale (363, con quasi quattromila dipendenti), ma è anche al secondo posto per diffusione di ipermercati (90, con quasi duemila lavoratori) e terza per presenza di supermercati (oltre 2.500 con più di 21 mila lavoratori). A seguire per capillarità di punti vendita alimentari troviamo la Sicilia (20.701, con 32.333 addetti), regione che ha il primato nazionale per numero di supermercati (oltre 2.500, con 16 mila addetti), ma anche un elevato numero di esercizi al dettaglio (quasi 13 mila).
Mentre per quel che riguarda le farmacie, parafarmacie e i punti vendita dedicati agli articoli sanitari e per l’igiene ai quali i provvedimenti di contrasto al coronavirus chiedono di restare aperti al pubblico, il numero maggiormente elevato si rileva in Lombardia (quasi seimila unità e poco più di 17 mila addetti), seguita a brevissima distanza dalla Campania, con quasi 5.700 unità operative e quasi ottomila lavoratori in attività. Un numero consistente si registra anche nel Lazio (circa 4.900 unità attive, con 12.400 addetti) e in Sicilia (poco più di 4.400 unità operative e quasi settemila lavoratori impiegati).