Senza Ponte la Sicilia è condannata a restare isolata e infrastrutturalmente incompleta anche in vista del corridoio strategico Helsinki-La Valletta che dovrà passare dall’Isola e integrarsi col sistema di trasporto interno. Sanare tutto questo a fronte di un contributo statale inferiore al pagamento della penale, alla quale Impregilo sarebbe disposta a rinunciare in cambio della riapertura dei cantieri, sembra un impegno doveroso che un governo non può tralasciare.
Riprendere il discorso sul Ponte è richiedere un’adeguata attenzione alle richieste di sviluppo del Meridione.