Migranti, Viminale, "Piano con Tunisia per contrasto tratta" - QdS

Migranti, Viminale, “Piano con Tunisia per contrasto tratta”

Migranti, Viminale, “Piano con Tunisia per contrasto tratta”

martedì 03 Novembre 2020

Sbarchi in serie a Lampedusa, 1.263 in hotspot, via a trasferimenti in nave quarantena. Salvini ironizza: "Per Lamorgese scrivere a Chi l'ha visto?". Da Vienna intanto rassicurazioni: "Nessun allarme specifico per Italia, allerta massima"

Proseguono senza sosta gli sbarchi dei migranti a Lampedusa e l’hotspot è ritornato ad essere sovraffollato all’inverosimile. La scorsa notte si sono registrati, dopo la mezzanotte, una serie di approdi e nell’hotspot di contrada Imbriacola si trovano adesso 823 persone. Dall’Africa arrivano piccole imbarcazioni, che vengono intercettate dalla Capitaneria di Porto vicino alla costa e scortate fino al porto. La prima imbarcazione è arrivata a molo Madonnina poco prima della mezzanotte. A soccorrerla, a due miglia e mezzo da Lampedusa, una motovedetta della Capitaneria di porto. A bordo c’erano 78 persone di varie nazionalità. Un’ora dopo è arrivato, soccorso a 7 miglia dal porto dalla Guardia costiera, un barchino con 15 tunisini. Prima delle 2,30, una motovedetta della Guardia di finanza aveva intercettato a 4 miglia dalla costa un natante con a bordo 14 tunisini fra cui un minorenne. I carabinieri di Lampedusa, nel frattempo, rintracciavano – vicino molo Madonnina – 16 tunisini, compreso un minorenne. L’imbarcazione utilizzata per la traversata in questo caso non è stata trovata. Alle 4 sono giunti 64 tunisini che erano a bordo di un’imbarcazione alla deriva e pochi minuti dopo altri sei loro connazionali tunisini che erano stati trasbordati dai soccorritori. All’alba, una motovedetta della Guardia di finanza ha sbarcato a molo Favarolo 94 immigrati di diversa nazionalità. Erano stato soccorsi a 3 miglia a Sud di Lampedusa mentre si trovavano su un’imbarcazione di circa 10 metri che è stata sequestrata. A Cala Pisana sono approdati 82 subsahariani che sono riusciti ad arrivare direttamente sulla terraferma con un gommone di 10 metri. Nell’hotspot di contrada Imbriacola si sono superate ormai le mille presenze, con grave rischio per eventuali contagi di Coronavirus. Si attendono altri arrivi nei prossimi giorni poiché le condizioni meteo resteranno favorevoli per tutta la settimana.

Intanto la Prefettura di Agrigento si è attivata per procedere al trasferimento di 500 migranti da Lampedusa sulla nave quarantena Allegra. Il ministero dell’Interno ha fatto sapere che proseguono le riunioni per mettere a punto un piano operativo da condividere con la Tunisia per un contrasto più efficace alle organizzazioni che gestiscono il traffico di esseri umani. Si attende al più presto che il piano venga concordato tra il governo italiano e quello tunisino. Intanto i responsabili del rimorchiatore della Ong Open Arms, Marc Reig Creus e Ana Isabel Montes Mier, dovranno presentarsi domani davanti al Gip di Ragusa per l’udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violenza privata. I fatti contestati dalla Procura risalgono al 15 marzo del 2018, quando il rimorchiatore della Ong soccorse al largo della Libia 218 persone che, dopo l’evacuazione urgente di una donna e di un neonato a Malta, furono fatte sbarcare nel porto di Pozzallo. L’accusa contesta il mancato rispetto dell’indicazione da parte della Open Arms di permettere di terminare il soccorso alla guardia costiera libica, che aveva assunto il coordinamento dell’operazione Sar. L’Ong rifiutò sostenendo che la Libia non può essere ritenuta un porto sicuro.

Salvini: “Per Lamorgese scrivere a Chi l’ha visto?”
“Gli italiani non vogliono parole ma fatti. Da sabato a oggi, sono sbarcati in Italia più di 1.550 immigrati. Di che controlli parla il Viminale? Scriveremo a “Chi l’ha Visto?” per avere notizie del ministro Lamorgese”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

Vienna: “Nessun allarme specifico per Italia, allerta massima”

Nessun segnale specifico di allarme riguardante l’Italia ma massima allerta su tutto il territorio nazionale. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende, la situazione emersa nel corso del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica dall’analisi di intelligence e antiterrorismo dopo gli attentati che nelle ultime due settimane hanno interessato Francia e Austria. L’analisi arrivata dagli apparati di sicurezza è chiara: nel nostro paese non ci sono particolari elementi che possano far pensare ad un’escalation imminente, ma le tensioni internazionali, che nel nostro paese si intrecciano ai massicci arrivi di migranti dalla Tunisia e alla necessità di implementare i controlli alla frontiera, impongono la massima attenzione.
L”indicazione arrivata dagli apparati di sicurezza, dunque, è quella di rafforzare al massimo livello i servizi di controllo del territorio, sia alle frontiere sia sugli obiettivi sensibili, e di potenziare il monitoraggio e la raccolta di informazioni negli ambienti più radicali e a rischio. Punto centrale sarà anche il rafforzamento dei controlli alla frontiera sud, per rendere più stringenti i controlli sui migranti che sbarcano e sulle imbarcazioni che navigano nel canale di Sicilia, dalle navi commerciali ai pescherecci: un’attività che non può prescindere dalla collaborazione della Tunisia. L’obiettivo è quello di approfondire e rinegoziare l’accordo con Tunisi, in modo da incrementare lo scambio di informazioni e mettere in campo ogni intervento per bloccare le partenze.

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