Venerdì 9 luglio al via le "Orestiadi di Gibellina" - QdS

Venerdì 9 luglio al via le “Orestiadi di Gibellina”

web-j

Venerdì 9 luglio al via le “Orestiadi di Gibellina”

web-j |
lunedì 05 Luglio 2021

Il festival inizierà il 9 luglio e terminerà il 7 agosto, e sarà realizzato grazie al sostegno dell'Assessorato al Turismo della Regione Siciliana e ai Beni Culturali

Dal 9
luglio al 7 agosto
2021, tornano le Orestiadi
di Gibellina
, che attraverso il loro intenso cammino hanno confermato, anno
dopo anno, per 40 edizioni, il
progetto di Ludovico Corrao per un
territorio martoriato dal terremoto e rinato grazie ad una visione. Tornano
anche quest’anno dirette da Alfio Scuderi e
realizzate dalla Fondazione Orestiadi
con il sostegno istituzionale dell’Assessorato
al Turismo della Regione Siciliana
e il progetto speciale al Cretto di
Burri grazie all’Assessorato ai Beni Culturali e
dell’identità siciliana della Regione Sicilia.

Nella 1983, Corrao proponeva la
recita dell’Orestea nel “siciliano
poetico” ideato da Emilio Isgrò: un vigoroso messaggio di rinascita culturale per
tutti i popoli minacciati dai sismi della storia e dai non meno potenti terremoti
di civiltà operati dalla guerra, celebrando nel contempo la rifondazione della
città e segnare l’alba di un destino tutto da riscrivere, sulle rovine della
distrutta Gibellina, novella Troia e l’immaginario Palazzo degli Atridi. L’Orestea segnava idealmente
l’inizio di una profonda germinazione di incontri culturali tra artisti,
architetti, musicisti, poeti, contadini, artigiani, operai, donne e giovani che
insieme rifondano la città e riscoprono l’eternità di Arte e Bellezza.

L’obiettivo di questa edizione è
rinnovare l’impegno sul territorio, celebrare la storia di un Festival
contemporaneo e celebrare un importante traguardo, che all’inizio sembrava pura
utopia, ma che nel corso degli anni ha trasformato la città di Gibellina nella
città dell’arte contemporanea che è oggi, grazie al
contributo di grandi registi, artisti, attori, scenografi che hanno creato le
loro opere a Gibellina, per Gibellina:  “abbiamo immaginato quest’anno un Festival “speciale” spiega il direttore Alfio Scuderi, un racconto che possa tracciare la storia delle Orestiadi e l’identità
artistica della Città di Gibellina
dopo la sua ristrutturazione urbanistica, partendo dalla ricostruzione
culturale e guardando al futuro. Un Festival fatto di progetti speciali e inediti immaginati nei luoghi delle Orestiadi,
grazie anche al coinvolgimento di alcuni artisti simbolo del Festival,
attraverso i quali ripercorriamo la sua storia e il suo rapporto unico ed
inscindibile con il territorio: i grandi artisti internazionali, le creazioni
uniche tra i ruderi e la città nuova, il Baglio di Stefano e il Museo delle
Trame mediterranee.  Dopo 40 edizioni
possiamo affermare con orgoglio che Gibellina
è il suo Festival,
e che le
Orestiadi si riconoscono nella loro città.
Un’avventura unica nel suo
genere, un progetto che ha segnato la rinascita di un territorio attraverso
l’arte contemporanea, di cui il Festival teatrale ha rappresentato una parte
determinante.”

Il Festival
partirà proprio da “L’Orestea di
Gibellina – Agamènnuni”,
quel testo scritto da Emilio Isgrò, e che diede
il nome alle Orestiadi – dall’Orestea
di allora all’Orestea di oggi – (9 luglio),
grazie alla lettura scenica di Vincenzo Pirrotta, con le musiche
eseguite dal vivo da Alfio Antico.  Verrà raccontata una figura poetica della
cultura popolare del mediterraneo, come Giufà,
con il “Labortorio Giufà” (10 e 11 luglio) un progetto in due appuntamenti guidato da Francesca
Corrao,
composto dallo spettacolo inedito “Aspettando Giufà” di Claudia Puglisi e dalla performance
narrativa di Ascanio Celestini. Le Orestiadi racconteranno anche di quel
particolarissimo rapporto tra arte visiva e teatro, idea di un’arte universale
che a Gibellina ha trovato la sua casa, grazie ad un progetto teatrale in prima nazionale, immaginato per le
Orestiadi, dedicato proprio alle muse femminili dell’arte “Pezzi da Museo” (17 luglio) di
e con Silvia Ajelli, con la partecipazione straordinaria di Simona
Marchini
. Il progetto teatrale intorno all’arte avrà un altro punto di
forza nella proiezione della creazione video di Roberto Andò e Marco
Betta
“Il Quadro nero” con
le parole di Andrea Camilleri, ispirata alla Vucciria di Renato Guttuso: l’arte a Gibellina prende vita e si
racconta sulla scena. L’impegno civile e sociale delle Orestiadi è sempre
stato, e lo è ancora oggi, un’importante matrice del percorso artistico del
Festival, che oggi continua anche in scena, attraverso “Mafia, singolare femminile” (18 luglio) con la regia di Enrico Stassi e fuori rassegna (19 luglio) “Io sono
Emanuela Loi”
con la regia di Alessio Piazza, per ricordare Paolo
Borsellino. Un’attenzione sempre importante è rivolta anche alle giovani
generazioni, guardando al futuro con curiosità, per questa ragione si conferma
anche quest’anno il premio under 35 #cittàlaboratorio, giunto alla sua
quarta edizione, che si arricchisce della collaborazione con il Comune di
Gibellina: a partecipare in anteprima i due progetti vincitori di quest’anno: “My name is Patrick Zaki – 45 Days(23 luglio) di Alessandro Lenzi e “Ezechiele 43/11 Italia” (24 luglio) di
Salvatore
Cannova
.

Questa
edizione vuole segnare anche un filo
rosso
con gli artisti che hanno scritto la storia del Festival. E in questa
storia non poteva mancare un omaggio a Franco
Scaldati
, il debutto del suo storico “Totò
e Vicè”
(30
luglio)
in una versione nuova e
inedita con la regia di Giuseppe Cutino.

Chiudono il Festival due progetti
speciali:
nel centenario dalla nascita di Leonardo
Sciascia
, un progetto in collaborazione con il Ministero Beni Culturali, per raccontare Leonardo Sciascia e il suo
importante rapporto con Gibellina, “La Sicilia, il suo cuore” (31 luglio): un
video a cura di Dario Palermo, un’installazione a cura di Umberto Cantone, una
drammaturgia di Roberto Andò, da “La notte delle lucciole” di Sciascia, letta in scena da Claudio
Gioè
. Parlando di ricorrenze culturali e di simboli di rinascita, non
si poteva non ricordare l’incredibile opera di Dante nel settecentesimo anniversario dalla sua
morte, guardando soprattutto all’influenza che la sua scrittura ha avuto sulle
future generazioni di scrittori e artisti. Per questo abbiamo immaginato un
progetto in collaborazione con l’Assessorato
ai Beni Culturali e dell’identità siciliana della Regione Sicilia e la
Soprintendenza di Trapani,
che abbia al centro quella “commedia divina” che
ha ispirato e continua ad ispirare gli autori contemporanei. Il progetto
partirà dalla scrittura di Dante per declinare tre eventi al Cretto di Burri. Nasce così “La Nuova Commedia” (5, 6 e 7 agosto) ovvero un percorso
artistico inedito ispirato all’opera di Dante grazie a tre grandi artisti
del nostro tempo: Virgilio Sieni con “PARADISE NOW#GIBELLINA”, un viaggio performativo che si conclude
nello spazio senza tempo della felicità; Sergio Rubini
con “La Vita Nuova”, la prima opera di attribuzione
certa di Dante Alighieri, che l’artista rilegge, racconta, reinterpreta;per chiudere con Vinicio Capossela e la sua “Bestiale
Comedìa”,
un viaggio tra parola e musica nell’opera dantesca, per
ricordare e festeggiare Dante Alighieri al Cretto di Burri.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017